Ci si aspettava una grande performance da Enea Bastianini dopo la strepitosa Sprint race disputata ieri a Barcellona. Invece, la gara lunga si è rivelata ancora una volta non molto redditizia per l’alfiere Ducati, che ha concluso la stagione con un settimo posto che lo ha lasciato con un po’ di amaro in bocca e al quarto posto della classifica di campionato.
“Non sono molto felice per oggi, perché era la mia ultima gara con Ducati e non è andata secondo le mie aspettative - ha ammesso Enea - Ho cercato di fare il massimo, ma ho sofferto con l’anteriore sin dall’inizio. In quest’ultimo periodo sono andato forte nelle Sprint, ma mi è mancato qualcosa nelle gare lunghe. Oggi ho perso molto tempo nelle fasi iniziali e con Aleix Espargaró ed è stato impossibile fare più del risultato che ho raggiunto”.
Una nota stonata come l’inizio del suo percorso nel team ufficiale di Borgo Panigale.
“Come ho chiuso questa avventura? Male! Sicuramente mi porterò dietro tanta esperienza, che ho accumulato in questi due anni; tanta sofferenza, ma anche tante gioie: c’è stato un po’ di tutto. Però, quello che mi rimarrà maggiormente è la consapevolezza di poter far bene in tutte le gare - ha osservato - Questa è sempre stata una pista critica per me nell’ultimo periodo, mentre ieri sono stato veloce e questo significa che abbiamo le carte in regola per far bene dappertutto. Per quanto riguarda la gara di oggi, invece, non mi aspettavo di trovarmi in un situazione del genere. Come ho già detto, però, per qualche motivo che non conosco, scaldo tanto la gomma anteriore e dopo due giri non riesco più a guidare. È un peccato, perché mi sarei potuto giocare qualcosa di più oggi, come le posizione di ieri, e chiudere l’anno in bellezza. Diciamo che l’avventura in Ducati è partita male ed è finita non bene”.
C’è tanto rammarico nelle parole di Enea che, tra l’infortunio del 2023 e i movimenti di mercato di quest’anno, non è riuscito a trovare la giusta tranquillità per potersi esprimere al meglio in questi due anni in Rosso.
“Credo di non aver potuto dimostrare il mio reale potenziale. Quello è sicuro. Ed è stato così un po’ per colpa mia e un po’ per quello che mi è successo, ma raccoglierò tutto questo e me lo porterò dietro - ha assicurato - In realtà, la terza posizione non mi interessava più di tanto. Il mio obiettivo di quest’anno era un altro e quello dell’anno prossimo sarà lo stesso, ossia guidare una moto nuova. Rimarrò concentrato cercando di lavorare più degli altri per trovarmi messo meglio”.
Ad aumentare il dispiacere del romagnolo è stata anche la condotta di gara di Aleix Espargaró, con la sua strenua difesa per proteggere il terzo posto di Jorge Martin.
“Secondo me il suo comportamento non gli rende onore, perché era la sua ultima gara e avrebbe magari potuto ottenere un risultato migliore. Magari sarebbe potuto salire sul podio, o forse io me la sarei potuta giocare fino all’ultimo con lui e Jorge. Invece, ha preferito portare avanti la sua amicizia con Martin - ha commentato - Ci può stare, ma ha comunque rovinato la gara di altri piloti. Credo che certe cose non debbano succedere in questo ambiente”.
Il 26enne ci ha comunque tenuto a onore alla stagione di Martin, che lo ha portato a conquistare il titolo.
“Probabilmente, è stato molto vicino alla perfezione in questo campionato e sono veramente contento per lui, perché ha lavorato tanto per raggiungere questo risultato - ha affermato - Non è facile, ma ha avuto una gestione incredibile e sono davvero felice per lui. Spero di lottare con lui anche in futuro, perché sarà veloce anche con l’Aprilia”.
Parole di stima come quelle che Bagnaia ha speso più volte nei confronti di Enea, che non può che riconoscere come il rapporto con il suo compagno di box sia stata una delle note più liete della sua avventura in Rosso.
“Da questo punto di vista l’avventura in Ducati è stata grandiosa, perché abbiamo lottato tanto, sempre con rispetto - ha detto - Siamo stati un’ottima squadra, molto solida, e abbiamo lavorato per essere più veloci ogni volta. Probabilmente, il livello si è alzato anche per il lavoro che abbiamo svolto insieme, perché quando provavamo delle nuove parti abbiamo sempre parlato molto per dare il massimo per Ducati e far arrivare il materiale anche a Jorge e Franco”.
Al termine di una stagione in cui ha avuto modo di studiare da vicino sia Martin che Bagnaia, il riminese ha poi espresso un parere su ciò che deve ancora migliorare per poter battagliare con loro.
“In questo finale di stagione mi sono sentito forte un po’ dappertutto, ma altalenante nelle varie situazioni e condizioni. Non credo che mi sia mancato altro oltre alla consistenza: probabilmente il mio potenziale era molto vicino a quello di Pecco e Jorge, ma molte volte non sono stato costante e mi è mancato qualcosa - ha ammesso - Un anno in più mi sarebbe servito per poter fare la differenza, perché non posso prendere in considerazione il 2023, visto che non mi è servito a niente. Quest’anno ho lavorato sodo per arrivare al loro livello, perché non lo ero. Certe volte sono stato vicino a loro, mentre altre sono andato meglio, quindi credo che non mi manchi niente per poter fare ciò che fanno loro, a parte un pizzico di fortuna e un po’ più di lavoro anche a casa per poter far meglio. È quello che su cui cercherò di lavorare per il futuro”.
Ora ad attendere Bastianini c’è un nuovo capitolo in Tech3, in cui potrà contare sull’appoggio di Alberto Giribuola, il capotecnico che lo ha affiancato al debutto in MotoGP.
“Aiuterà sicuramente, perché non sarà una ripartenza da zero: ‘Pigiamino’ mi conosce molto bene, e sa già cosa mi piace e cosa no. Però, vedremo martedì come sarà il lavoro con la nuova moto - ha concluso - Non so cosa aspettarmi e arriverò a questi test senza fare previsioni o prefissarmi degli obiettivi, ma cercando di dare il massimo, perché mi voglio giocare molto di più di quello che mi sono giocato quest’anno”.