Tony Arbolino è tornato a casa. Prima di recarsi a Barcellona per l’ultimo appuntamento del Mondiale Moto2, il pilota nato a Garbagnate Milanese ha fatto tappa allo stand di ELF all’EICMA. Dove è stato travolto dall’affetto dei tifosi, in cerca di un autografo o di un selfie con il loro famoso connazionale.
“Questa è sempre la parte più difficile per un pilota. Bisogna accettarlo, ma sono felice di essere qui e vedere la mia gente, visto che io sono nato a 15 minuti dalla fiera. Mi sento proprio a casa - ha affermato, parlando del suo legame con l’EICMA - Quando ero piccolo, venivo qui in bicicletta a vedere tutti i piloti. Mi ricordo che venivo qua a vedere i miei idoli, come Bautista”.
Tony, cosa ci racconti della campagna “lascia il segno” di ELF?
“Sono molto contento dell’esperienza che ho avuto con ELF, anche in questi tre anni con il team Marc VDS. ELF mi ha sempre coinvolto tantissimo, ci hanno sempre creduto tantissimo. Non soltanto dal punto di vista del pilota, ma anche con le officine. Sono contento che mi considerino così tanto e spero di dargli in pista ciò che si meritano”.
Il tuo percorso con Marc VDS, invece, è ormai giunto al termine.
“È stato molto difficile per me cambiare team per il 2025. Credo un sacco nel nuovo progetto e in queste nuove persone, come credo ancora molto nel mio team. Ma è stata una chiamata a livello emotivo e ho dovuto fare questo cambio. Però sono molto orgoglioso di aver fatto parte di questa grandissima famiglia. Soprattutto con la mia squadra, i miei meccanici e il mio capotecnico. Sono sempre stati tutti dalla mia parte, nel bene e nel male, e voglio loro un sacco di bene, ma adesso devo fare altro”.
Come l’anno scorso, anche in questa stagione sei stato vicino alla MotoGP. Poi però il passaggio con Pramac non si è concretizzato.
“Diciamo che quando arriva questo momento dell’anno in cui devono decidere che strada prendere, sono contento e orgoglioso di essere sempre preso un po’ in considerazione. Anche se poi non si concretizza, il fatto di essere preso in considerazione per me è importante. Come pilota, mi sono sempre sentito più forte degli altri come mentalità. Non per questioni di ego, ma ho sempre avuto questa mentalità e ci spero sempre. Penso che il grande passo andrà fatto l’anno prossimo, nel 2025”.
Sarà un crocevia determinante.
“Esatto”.
Cosa ci dici della stagione di Acosta?
“Me lo aspettavo veloce da subito, perché conosco il suo livello e secondo me è uno dei piloti più forti in questo momento. Vedremo come sarà in futuro. Se sarà in grado di continuare a crescere e se avrà una moto altrettanto competitiva. Spero di rivederlo in futuro”.
Qui c’è anche il tuo amico Quartararo. Cosa ti aspetti da lui e dalla Yamaha, che il prossimo anno avrà due moto in più?
“Dico tutti i giorni alla gente che mi chiede di Fabio, che secondo me è il numero 1 per il modo in cui ha gestito questi anni. Io vivo vicino a lui, ci alleniamo insieme, e lui è sempre il primo che vuole migliorare, che vuole vincere con la Yamaha. Lo vedo non solo in pista ma anche fuori, dal modo in cui si impegna. Lo rispetto molto oltre che come pilota come persona, per la sua determinazione: ci crede sempre e ogni giorno vuole fare di più. Lo rispetto un sacco e credo che Fabio sia un esempio da seguire”.
Questo doveva essere il tuo anno, ma c’è stato un cambiamento importante come l’ingresso della Pirelli in Moto2 e in Moto3. Quanto ti hanno condizionato queste nuove gomme?
“È stato abbastanza complicato perché, come a ogni cambiamento, ti devi abituare. Ma abbiamo avuto dei problemi all’inizio che non dovevamo avere paura di affrontare. Ci siamo un po’ tirati indietro, siamo andati in altre direzioni con la moto, con l’assetto e con tutto, invece dovevamo soltanto stare calmi. Perché la moto che sto usando adesso è più o meno quella che ho usato nei test invernali. A pensarci è un po’ assurdo, ma effettivamente nei test invernali non ero lento: ero sempre tra i primi cinque. Abbiamo dato un po’ di matto nella prima parte di stagione, ma adesso mi sento forte e pronto a finire alla grande questo 2024. E a iniziare a fuoco nel 2025. Io mi vedo qui a festeggiare tra un anno. Pramac è il mio futuro”.