Johnny Rea ha stretto i denti, portando a casa un 14° posto nella gara del rientro ad Aragon dopo due forfait consecutivi. Il Cannibale ha cercato di provarci, ma come lui stesso ha ammesso ci sono degli ostacoli da oltrepassare in sella alla R1.
Il 65 è però consapevole del momento e delle difficoltà tanto che non vuole scoraggiarsi. L’obiettivo è infatti quello di ripartire a piccoli passi per iniziare la risalita.
“È stato molto bello tornare in pista e riprendere fiducia con la mia R1 ad Aragon – ha esordito – sto guidando con un po' di fastidio, ma senza limitazioni fisiche sulla moto, nonostante avverta un po' di dolore dopo molti giri”.
Fisicamente parlando: qual è l’aspetto più critico?
“Nelle frenate più brusche si apre l'articolazione superiore e si spinge oltre il limite di flessione. A parte questo dobbiamo cercare di lavorare sodo per rendere la moto più guidabile al limite. Le condizioni oggi erano ventose, di conseguenza è stato difficile trovare un ritmo davvero buono e fermare la moto al limite”.
Per quanto riguarda invece la Yamaha, in rettilineo continua a soffrire nel confronto con la concorrenza.
“Purtroppo in rettilineo soffriamo molto e questo è davvero frustrante, perché condiziona il nostro tempo sul giro. Abbiamo bisogno di stressare molto il lato delle gomme per stare con gli altri piloti, per poi arrivare al rettilineo dove perdiamo. Proprio per questo motivo stiamo solo cercando di bilanciare meglio tutto. Il consumo degli pneumatici è buono e questo è positivo, ma dobbiamo essere più veloci”





