Dubbi, perplessità, critiche e polemiche. Da quando è stato annunciato il round di Cremona nel calendario Superbike non sono mancati gli interrogativi. Inutile nascondersi dietro a un dito perché i motivi ben li sappiamo: c’è chi puntava il dito contro la pista, giudicata non all’altezza e poco sicura per ospitare un Mondiale, chi invece esprimeva le proprie rimostranze per un circuito non idoneo dal punto di vista della logistica e chi ancora non comprendeva come un impianto del genere potesse gestire tutto l’afflusso del pubblico e dell’intero paddock tra bilici, motorhome e hospitality.
Per Cremona non sono stati certo mesi facili: come se non bastasse, la concomitanza con il back to back della MotoGP a Misano ha complicato ulteriormente le cose.
Sta di fatto che per la pista lombarda è arrivato però il momento della verità, nonché l’occasione per smentire tutte le chiacchiere che hanno accompagnato l’arrivo della Superbike.
Se l’esame sarà superato o meno lo scopriremo soltanto domenica sera, dopo che il cronometro avrà parlato in pista. A proposito di pista, in casa Yamaha resta il dubbio sulle condizioni di Rea, ancora alle prese con la frattura al pollice di Magny-Cours, mentre chi non sarà sicuramente della partita è Dominique Aegerter, sostituito da Fritz in casa GRT.
Il bollettino medico della Superbike contempla poi i nomi di Toprak e Bautista, il primo alle prese con il trauma pneumotorace mentre il secondo con la frattura della costola. Nonostante le condizioni di salute non al top, i due big cercheranno di stringere i denti provando a giocarsi le proprie carte a disposizione.
Di sicuro il turco è in una posizione ben diversa rispetto allo spagnolo: il portacolori BMW guarda infatti tutti dall’alto della classe, ma sarà necessario capire quello che sarà il suo reale potenziale nonostante i 55 punti di vantaggio su Nicolò Bulega. Con la doppietta di domenica il portacolori Aruba è riuscito a ridurre il gap dal leader, ma ora servirà mettere ulteriore pressione evitando però errori come accaduto in Gara 1 a Magny-Cours.
Tra i temi del weekend sarà poi interessante capire il potenziale di Danilo Petrucci, che non ha preso parte ai test di maggio, così come quello di Andrea Iannone, reduce dalla due giorni di Aragon. E che dire poi delle Kawasaki di Bassani e Lowes con quest’ultimo sempre competitivo con la ZX-10R ma a tratti sprecone.
Alla lista non possiamo infine non aggiungere le Yamaha di Locatelli e Gardner, che in occasione dell’usctia di maggio avevano riscontrato grande fiducia.
Tra le new entry, oltre a Fritz, ritroviamo anche Delbianco, in scena con la Yamaha di Motoxracing e Bridewell con Honda.