Marc Marquez tornerà a vincere, gare, certo, ma pure qualcosa di più sostanzioso. Ne è convinto Jorge Lorenzo che, nelle vesti di opinionista per DAZN ha delineato un futuro glorioso per il campione di Cervera, dal 2020 alle prese con tante cadute e altrettanti infortuni che ne hanno oscurato la stella.
Dominatore della MotoGP dal 2016 al 2019 compreso, lo spagnolo è inciampato proprio nell’anno del Covid facendo poi fatica a rialzarsi come mai gli era capitato in carriera, e solo ora, che dalla Honda è andato via a favore della Ducati, pare aver ripreso la dritta via.
Oggi in forza alla Gresini Racing, nel 2025 avrà un’opportunità eccezionale per rimettere le cose in chiaro essendo stato promosso nel team ufficiale di Borgo Panigale.
“In HRC era superiore a tutti e non solo a livello di campionati conquistati, ma altresì tecnico e fisico, per cui la gente pensava che fosse normale per il miglior pilota, sulla miglior moto stravincere. Io stesso lo davo per scontato”, ha ricordato i momenti in cui il connazionale non aveva rivali.
Poi però, l’incidente di Jerez ha fermato la giostra e per un lungo periodo il 31enne è diventato l’ombra sportiva di sé stesso, senza dimenticare quante gare è stato costretto a saltare. Come detto l’annata ventura potrebbe essere quella della svolta a suo beneficio. “Credo che non abbiamo ancora visto il suo ultimo titolo, anche se certamente non avrà vita facile essendoci altri due contendenti giovani”.
Il riferimento, ovviamente, è a Bagnaia, suo futuro compagno di squadra, e Martin, prossimo portacolori Aprilia. Secondo il maiorchino la convivenza all’interno del box rosso sarà tutt’altro che una passeggiata trattandosi di due corridori molto diversi tra loro anche come carattere. “A Pecco piace avere tutto sotto controllo e limitare i rischi. Marc, al contrario, è il re dell’improvvisazione”.
E proprio al Red Bull Ring domenica scorsa ha dato prova di non perdersi d’animo davanti agli imprevisti e ai contatti come quello avuto con Morbidelli che lo ha fatto precipitare in centro gruppo e costretto a dare vita ad una rimonta fino alla quarta piazza. “Con lui non ci si annoia mai. Il suo recupero ha reso la corsa spettacolare”, ha evidenziato il 37enne che, replicando alla domanda su un andamento diverso della stagione se Marquez avesse la GP24 come Bagnaia e non non la GP23, ha detto evasivo: “Si sarebbe già aggiudicato almeno un GP e sarebbe leader del Mondiale? Non saprei”.