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SBK, Bautista: "La caduta? Ho sentito l'odore della preda e mi sono buttato"

"Dentro mi sento ancora un rookie, quando ho visto che Toprak era attaccabile ci ho provato. Peccato, ma le corse sono anche questo. L'importante è aver recuperato fiducia e buone sensazioni. Da qui in avanti andrà meglio"

SBK: Bautista:

Sesto nella Superpole Race, Alvaro Bautista stava per affondare il colpo in Gara 2 e concludere il fine settimana portoghese nel migliore dei modi, quando l'eccesso di foga non lo ha fatto scivolare e precipitare in fondo al gruppo. Dal lottare finalmente per le prime posizioni con Razgatlioglu, quando mancavano appena 5 giri al termine, lo spagnolo si è ritrovato a rincorre terminando soltanto diciannovesimo.

"Le corse sono anche questo - ha affermato filosofico -  Ciò che conta è che, anche se per pochi metri, io abbia dettato il passo e che la prestazione sia cresciuta durante il fine settimana. Adesso mi sento più fiducioso. Per il resto, le cadute possono capitare. In altri momenti avrei giocato più di attesa prima di attaccare Toprak, ma nelle condizioni attuali, non appena avvertito l'odore della preda, mi sono buttato. E' stato bello perché mi sentivo forte, mi è soltanto mancata la fortuna alla curva 5".

"Tornando indietro mi comporterei diversamente? E' facile con il senno di poi - ha quindi replicato a chi gli poneva la domanda  - Diciamo che ho 39 anni, ma dentro me ne sento 18, ho la stesso fame di un rookie e questo non sempre è positivo. Da un lato è un bene non volersi accontentarsi"

Entrando nel dettaglio dell'episodio decisivo, il ducatista ha spiegato: "Lui era andato un po' largo, io ho cercato di chiudere la traiettoria e in quel momento ho perso l'anteriore. Ad ogni modo devo essere contento perché ho fatto una bella rimonta. La mia strategia nel finale di gara? Ho soltanto cercato di andare al massimo. Non avendo nulla da perdere, ogni volta che posso dare il massimo lo faccio".

La crisi in cui è piombato ad inizio stagione potrebbe essere passata.  "Fino a Most continuavo a chiedermi come mai non riuscivo a guidare come prima. Non capivo nulla e non notavo differenze nelle modifiche apportate alla mia V4 R Panigale. Ricordo che l'anno scorso anche se mi veniva cambiato di un millimetro il precarico me ne accorgevo. Adesso posso dire di essere tornato a quelle sensazioni e credo che d'ora in avanti tutto sarà più facile e chiaro. Piccole cose che sono andate al posto giusto, come il bilanciamento della moto, hanno provveduto alla svolta", ha valutato.

Adesso la possibilità di fermare Toprak nella sua rincorsa a tutti i record è fattibile: "Vorrei mantenere il primato dei 27 successi stagionali. Vedremo. Oggi siamo stati vicini a lui, speriamo che a Magny Cours si confermi la crescita e si riesca a chiudere ulteriormente il divario".

 

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