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Avere un team satellite gestito in modo così intenso dalla Casa di riferimento, può consentire di valutare strade di sviluppo differenti dal punto di vista tecnico per le due squadre. Avere quattro moto diverse in pista, o anche solo due, consente di raccogliere dati preziosi al fine di trovare la strada migliore da seguire. Quest'anno KTM ha lanciato una novità molto importante a Misaso con Dani Pedrosa, ovvero il telaio interamente in carbonio che nelle mani dello spagnolo è stato sviluppato per poi debuttare con ottimi risultati in gara.
Risultati che hanno convinto la Casa austriaca a seguire questa strada per lo sviluppo delle moto ufficiali con Binder e Miller che hanno a loro volta provato il nuovo telaio sia in gara che nei test di Valencia. All'inizio, secondo quanto riportato dai colleghi di Speedweek, l'idea di KTM era di lasciare questo sviluppo al solo team ufficiale, confermando invece il telaio in acciaio per le RC16 di GasGas Tesh3. Ma le carte in tavola sono cambiate, perché anche Pedro Acosta ed Augusto Fernandez riceveranno questa specifica uniformando le loro moto a quelle della squadra Factory.
L'arrivo di Pedro Acosta in GasGas, un pilota che è indicato da molti come un erede perfetto di Marc Marquez, ha probabilmente convinto KTM a cambiare strategia dotando anche la seconda squadra di questa specifica tecnica che ha convinto in gara e poi nei test e che sarà a disposizione della coppia GasGas già nei test di Sepang a febbraio. Anche Aprilia sta già lavorando su questa tipologia di telaio da mesi con Lorenzo Savadori e forse anche le RS-GP 24 saranno dotate di questo tipo di struttura, mentre Ducati, che già all'epoca di Preziosi aveva messo in pista un monoscocca in carbonio, sembra stia valutando a sua volta questa soluzione per il futuro.
