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MotoGP, Marc Marquez: Fuori dalla Q2 per 60millesimi: "era l'obiettivo ottimista"

"L'obiettivo realista era rientrare tra il 10° ed il 15°, e lo abbiamo raggiunto. La 'sassata' da Martin? non ha influito sul giro veloce, la moto non aveva coppia con la gomma nuova. La Sprint? non abbiamo il passo, saremo lontani dai migliori"

MotoGP: Marc Marquez: Fuori dalla Q2 per 60millesimi:

Al netto di una sessione di libere in cui la Honda ha frenato le aspettative più rosee dello spagnolo, Marc Marquez sembra comunque parzialmente soddisfatto del suo 11° tempo al venerdì di Buriram. Quei 60 millesimi che lo separavano dalla KTM di Augusto Fernandez hanno si scosso con un fremito di frustrazione lo spagnolo, ma rientrano pienamente nelle aspettative, al ribasso ormai, del campione ormai conscio delle limitazioni di una moto dalla quale ha già ufficialmente divorziato due gare fa. Marc Marquez, che solo pochi anni fa lottava ai vertici con Quartararo nelle prime posizioni, lottava oggi ironicamente con lo stesso francese per posizioni ben più modeste.

Oggi le distanze dei tempi tra i piloti si sono assottigliate moltissimo rispetto al passato, più di metà griglia ha girato nello spazio di un secondo.
"Oggi la nostra performance era buona, eravamo lì tra la decima e la quindicesima posizione - interviene lo spagnolo - è ciò che possiamo fare al momento. Ho provato a entrare direttamente nella Q2, era l'obiettivo molto ottimistico, ma non è stato possibile, anche se di poco.L'obiettivo realistico era rimanere tra il 10° ed il 15°, ce lo aspettavamo e ci siamo riusciti. Domani però sarà difficile riuscire a passare attraverso la Q1 ma tenterò lo stesso dando il massimo".

Durante la sessione lo spagnolo è stato anche protagonista di un piccolo incidente in cui una appendice aerodinamica del disco anteriore della moto di Martin ha colpito alla spalla l'inconsapevole Marc che lo seguiva.
"Prima del giro veloce ero di ritorno ai box - spiega  - e non ho realizzato subito cosa mi avesse colpito, non sapevo fosse un particolare della moto di Martin, credevo fosse qualcos'altro sul tracciato. Appena dopo esser stato colpito alla spalla il dolore si è fatto sentire, per fortuna però nulla di serio e non è stato un limite per provare a fare il giro lanciato".

Il campionato è alle sue ultime battute, quattro gare al termine del campionato, e solo pochi anni fa lottavi qui contro Fabio all'ultima curva. Quanto è diverso il feeling ora sulla moto?
"Ho rivisto quella gara giusto ieri - racconta poi Marc - è stato bello rivederla ed il passo era velocissimo quell'anno dietro a Fabio, si girava tra l'1'31 alto e l'1'31 basso. La differenza è che oggi tutti sono più veloci, curiosamente stiamo ancora lottando dietro a Fabio, ma per tutt'altra posizione".

Abbiamo visto anche un accenno di rabbia oggi dopo un cambio gomme che non ti ha consentito l'accesso diretto alla Q2.
"Non si è trattato di rabbia, ma di frustrazione. Ero deluso perché quando ho messo le gomme nuove non c'era coppia nel motore, non era il feeling che dovresti ricevere quando sfrutti una gomma nuova. In alcuni punti del tracciato la moto era debole. Sicuramente domani faremo delle modifiche al setup, ma l'aver visto di non esser passato in Q2 per appena 60 millesimi è stato molto frustrante, è la cosa peggiore al mondo che possa capitare durante una sessione di libere" - ammette lo spagnolo che aggiunge - Come ho detto ad Alberto Puig, 'se il flauto suona, sì posso esserci. E Alberto mi ha risposto: 'Devi suonare il flauto da solo'. Quindi, se suoniamo il flauto, sì, e se non lo suoniamo, no" (ride).

 Un obiettivo molto ottimistico era quello di cercare di essere in Q2, ma quello realistico era di essere tra i dieci e i quindici, ed è lì che siamo stati.

Marc sottolinea poi ancora una volta come l'atmosfera nel team non sia cambiata in negativo dopo l'annuncio del divorzio dalla Honda il prossimo anno.
"Lavoriamo come sempre, con la stessa atmosfera. Siamo amici, cerco ancora di dare i consigli più precisi possibile per aiutare i tecnici, i commenti coi giapponesi sono gli stessi di sempre, anche se il prossimo anno non saremo più assieme abbiamo mantenuto la professionalità di sempre. Posso ancora andare a cena con degli amici".

Che aspettative hai per la sprint di domani. I tempi dei piloti saranno meno vicini?
"Penso che sarà una gara Sprint molto combattuta, ma noi non saremo vicini al top rider. In una uscita Maverick mi ha sorpassato ed in un giro mi ha dato un secondo forse... non abbiamo il passo dei migliori, non sarà facile saremo lontani" - chiosa poi Marquez.

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