Dopo i piloti di Moto3, sono stati quelli di Moto2 a debuttare sul Buddh International Circuit per il GP dell’India. Una pista sconosciuta a tutti o quasi, perché Somkiat Chantra aveva già corso su questo tracciato ai tempi del campionato asiatico. Il pilota del team Asia ha così sfruttato la sua esperienza per togliersi la soddisfazione di finire il primo turno di prove davanti a tutti, con il tempo di 1’52”596.
A inseguirlo, però, ha avuto un segugio come Pedro Acosta che ha imparato in fretta la pista, tanto da prendersi il 2° tempo a 0”282 da Chantra usando una gomma dura e non morbida, a differenza del rivale.
Il team Asia ha piazzato Ai Ogura al 3° posto (con un distacco che supera già i 6 decimi), mentre Jake Dixon (4°) è l’ultimo pilota ad avere contenuto il gap dal primo sotto il secondo.
Poco sopra questo limite è Tony Arbolino, autore del 6° tempo dietro a Salac e davanti a Gonzales e Roberts. La pista indiana ha esaltato Dennis Foggia, nella parte nobile della classifica grazie al 9° tempo.
Non è iniziato invece nel migliore dei modi il turno di Vietti, andato a terra dopo un highside al primo giro lanciato (i commissari hanno anche esposto la bandiera rossa perché Celestino era rimasto pericolosamente a terra in mezzo alla chicane). Il pilota di Fantic è riuscito (dopo un breve check al centro medico) a riprendere la via della pista, ma non è andato oltre al 25° posto. Alberto Surra (scivolato nei minui finali della sessione) è invece 22°