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MotoGP, Marquez: “L'11° posto? Vi sembrerà strano, ma per me è stata una buona giornata”

“In questo momento, più che il risultato, conta il singolo momento e le sensazioni. Nei primi giri avevo un ritmo incredibile, poi ho accusato il consumo della gomma. Le concessioni? Servirebbero, ma per arrivare davanti servono due anni”

MotoGP: Marquez: “L'11° posto? Vi sembrerà strano, ma per me è stata una buona giornata”

Per certi versi potrà sembrare strano, ma dopo l’undicesimo posto della Sprint Race, Marc Marquez guarda il bicchiere mezzo pieno. Lo spagnolo si affida infatti alle sensazioni riscontare al termine della gara sprint, dove ha chiuso fuori dalla top ten alle spalle di suo fratello Alex.

“Probabilmente vi sembrerà strano, ma questa la considero una buona giornata e sono entusiasta – ha esordito Marc – in Q1 ho sfruttato il traino di Miller, ma dovevo farlo, mentre in Q2 ho tentato di seguire Bagnaia, ritrovandomi però solo alla seconda curva, perché lui era già andato. Ho fatto il mio giro da solo, cercando di portare a casa il massimo risultato”.

L’attenzione di Marc si sposta poi sulla gara.
“Nel corso dei primi cinque giri il mio passo era incredibile. Stavo guidando al limite, rischiando anche di cadere. Ovviamente ero consapevole di quale fosse la situazione, ma dentro di me avevo quella motivazione che offre una gara come Barcellona. Ho cercato di spingere, ma poi la gomma anteriore ha iniziato a consumarsi e ho gestito fino alla fine, arrivando undicesimo. So bene che il risultato non è eccezionale, ma in questo momento la cosa più importante sono le sensazioni raccolte in sella alla moto”.

A proposito di moto, Marc entra nel dettaglio.
“In questo momento so che partire dodicesimo e finire undicesimo non è il massimo, ma noi dobbiamo procedere un passo alla volta. Come ben sapete, a partire da Silverstone, ho cambiato il mio approccio, cercando di focalizzarmi sul singolo momento. Pertanto, come ben sapete, cerco di arrivare quando serve.  Giusto per fare un esempio: oggi, in Q1, ho spinto al limite, rischiando però di finire a terra. Dobbiamo quindi continuare a lavorare, procedendo un passo alla volta”.

Tra le tante cose Marquez ha poi parlato della differenza con Ducati.
“La differenza è molto grande. Forse l’unico punto in cui ci avviciniamo è la frenata, anche se poi deve rischiare e tutto diventa difficile. Se dovessi iniziare a seguire la Ducati mi ritroverei a faticare, andando oltre il limite. Purtroppo questa è la nostra situazione”.

Degli altri piloti Honda, Marquez parla poco.
"Cosa posso dire? Io sono concentrato sulle mie cose, su me stesso. Non guardo a quanto sono avanti a loro o se sono la prima Honda. Non è facile entrare in questo loop di negatività. Mi concentro sul mio box, sul provare le nostre cose, sulle mie sensazioni e mi dimentico un po' dei commenti che mi circondano. Ma giornate come quella di oggi sono necessarie per il pilota, per continuare ad avere motivazione. Capisco perfettamente quello che sta succedendo a Mir, perché quando stai guidando bene e sei così indietro, hai dei dubbi su te stesso, perché anch'io ho avuto dei dubbi su me stesso. Ma giornate come quella di oggi, per me sono molto positive per vedere che la velocità c'è".

Anche sul tema delle concessioni, Marc non vuole mostrare una opinione. Bisogna leggere fra le righe.
"Per arrivare dove sono gli altri marchi,  ma con le concessioni, forse ci si arriva in due anni, se lo si fa bene, anche perché poi bisogna saperle usare. Non si tratta di concessioni come panavea. Bisogna essere agili, saper reagire, saper seguire un percorso, ma come KTM o Aprilia, credo che sarebbe la cosa giusta da fare. Lo chiederei, ma non è una mia decisione. Farò del mio meglio per lavorare per il mio marchio, che in questo caso è Honda".

Infine una battute sulle due varianti legate all’aerodinamica.
“Quella grande mi consente una migliore frenata sul dritto  mentre con quella più piccolo hai bisogno di più angolo per sfruttarla al meglio. Forse è per questo motivo che stamani sono finito a terra, proprio quando utilizzavo la variante più grande. Sta di fatto che quest’ultima potrebbe potrebbe tornare utile per la gara lunga di domenica.  Di sicuro ci aspetta una giornata impegnativa domani”.

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