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SBK, Cazzaniga rivelazione del CIV Supersport 300: “Mi ispiro a Tony Arbolino”

Al debutto nel CIV Supersport 300 da Campione in carica della Yamaha R3 Cup Italia, Emanuele Cazzaniga ha centrato la sua prima vittoria nell’ultima gara di Misano: ecco la storia di un ragazzo tornato alle corse da soli tre anni, con Tony Arbolino come figura ispiratrice 

SBK: Cazzaniga rivelazione del CIV Supersport 300: “Mi ispiro a Tony Arbolino”

Quest’anno il CIV Supersport 300 viaggia a senso unico, proiettando un pilota al comando in solitaria del campionato. Monopolizzando la scena con cinque vittorie in otto manche, Bruno Ieraci si affaccia ai conclusivi due round (da doppia gara ciascuno) forte del rassicurante margine di vantaggio di 49 punti sul più diretto inseguitore con 100 ancora in palio. Una stagione di per sé anacronistica, capace nonostante ciò di garantire ugualmente piacevolissime sorprese, a tratti inaspettate, e spunti d’interesse. Prendete Emanuele Cazzaniga, attualmente terzo classificato nella generale. Al debutto nella serie da Campione 2022 della Yamaha R3 Cup Italia, il classe 2003 si sta attestando sempre più come una splendida realtà della 300cc nazionale. Lo testimoniano i risultati, lo riafferma la vittoria di Gara 2 al Misano World Circuit Marco Simoncelli lo scorso 30 luglio, la prima della carriera al CIV.

La vittoria di Misano

“Una volta finita Gara 1 (al terzo posto; ndr) avevo già lo sguardo rivolto a Gara 2, sentivo che poteva essere finalmente il grande giorno - ha affermato Cazzaniga - sabato pomeriggio non mi ero sentito particolarmente a mio agio per lo scarso grip offerto dall’asfalto, commettendo alcune imprecisioni nella fase cruciale della corsa. Le temperature più basse della domenica mi hanno permesso di recuperare le giuste sensazioni, mi sentivo più forte con la mia Yamaha R3. Ho deciso di essere meno conservativo e di passare all’attacco. Alla fine, si è rivelata una strategia vincente”.

La prima volta non si scorda mai

“Pur non trattandosi della prima vittoria della mia carriera, salire sul gradino più alto del podio genera sempre un certo entusiasmo. Imporsi al CIV poi è qualcosa di unico e speciale, soprattutto se si ha la possibilità di competere contro avversari di caratura internazionale come nel mio caso. Al contempo mi rende orgoglioso del mio percorso di crescita. Va bene che sono Campione in carica della R3 Cup Italia, ma in passato in pochi sono riusciti ad attestarsi sugli stessi livelli di competitività dopo il passaggio dal trofeo monomarca Yamaha alla Supersport 300 del campionato italiano”.

Cazzaniga rivelazione del CIV SS300 2023

Emanuele Cazzaniga alla guida della Yamaha R3 del team Racestar

Cazzaniga è la perfetta rappresentazione della politica del team Racestar volta a puntare sui talenti emergenti del panorama nazionale ed un programma a breve-medio termine: “Durante l’inverno avevamo disputato dei test con ottimi riscontri. Nessuno però si aspettava di essere veloci a tal punto da festeggiare il podio già nel primo round, men che meno di ripeterci (tre podi e una vittoria all’attivo ad oggi; ndr) - ha proseguito - per questo motivo il recente risultato di Misano ha suscitato grandi emozioni. Buona parte del merito va attribuito alla squadra, in particolar modo al capotecnico Livio Lorini per prepararmi ogni volta la moto al top ed al team manager Gabriele Todde per aver creduto nelle mie capacità”.

Il giovane besanese non vuole montarsi la testa comunque: “Sono consapevole di avere ancora tanto da imparare, ad esempio come esprimermi al meglio sul bagnato. Bisogna considerare che la mia carriera motociclistica ha preso piede di fatto da appena tre anni. Sicuramente è un grosso vantaggio potermi confrontare con piloti blasonati e d’esperienza quali Ieraci e Vannucci, soltanto per citarne alcuni. Mi aiutano a capire quali sono i miei punti di forza e le aree sulle quali devo lavorare”.

L’amore prima smarrito e poi ritrovato per il motociclismo

Da ragazzino il suo affiatamento con le moto ha subito una brusca battuta di arresto, allontanandosi dalle competizioni in pista per quasi un decennio: “Sono nato tra le moto: mio padre, ex motociclista, negli anni ’90 corse insieme a Valentino Rossi nel Campionato Italiano Sport Production. A due anni già pedalavo la bicicletta senza rotelle sognando le minimoto. Successivamente partecipai, vincendo, ad alcuni campionati interregionali e all’età di otto anni giunsi secondo a parimerito con Matteo Bertelle (oggi impegnato nel Mondiale Moto3; ndr) nel CIV Minimoto. Siccome spesso le sconfitte mi affliggevano, i miei genitori mi invitarono a prendere le distanze fino a quando non mi sarei sentito pronto per tornare”.

La fiamma si è riaccesa nell’estate 2020: “Negli anni successivi cominciai a giocare nel settore giovanile di una squadra di calcio, prima che il Covid bloccasse tutto. Durante quel periodo studiai per acquisire la patente per il 125cc e pochi mesi più tardi con mio padre acquistammo una Yamaha R3. Tramite il supporto in qualità di meccanico di Diego Canzi, un amico di famiglia, ci iscrivemmo da privati alla R3 Cup Italia. Ricordo che nei primi test incontrai non poche difficoltà. In pratica dovetti ripartire dalle basi, a malapena appoggiavo il ginocchio sull’asfalto e giravo circa 30 secondi più lento di adesso. Fortunatamente ripresi in fretta gli automatismi necessari, classificandomi tredicesimo nella stagione d’esordio. Tali prestazioni catturarono l’interesse del team Gradara Corse, compagine con cui l’anno successivo ho centrato il titolo”.

Rollercoaster di emozioni

Una maturazione-lampo che negli ultimi mesi lo ha portato a raggiungere traguardi prestigiosi e, non da meno, inimmaginabili sino a tre anni fa: “Sto attraversando il momento più bello ed intenso della mia breve carriera. Nel 2022 mi sono laureato Campione italiano Yamaha R3 Cup e ho avuto l’onore di rappresentare l’Italia alla Yamaha R3 bLU cRU Superfinale di Portimao (evento riservato ai migliori 30 piloti delle varie serie R3 Cup; ndr). In questo 2023 mi sto giocando podi e vittorie alla prima stagione nel CIV Supersport 300, inoltre lo scorso mese di giugno ho debuttato ben figurando da wild card nel Mondiale Supersport 300 a Misano. Un’emozione dietro l’altra. Se le sto metabolizzando? Macché... ancora fatico a credere di aver trionfato al CIV!”.

Dedizione, aspirazioni e figure ispiratrici

“Questa escalation di risultati ripaga i miei sacrifici e non ho intenzione di fermarmi qui. Ultimamente sto dedicando anima, corpo e cuore alla mia carriera motociclistica. La mia routine quotidiana prevede di aiutare i miei genitori alla nostra pasticceria e gelateria a Besana in Brianza al mattino e di allenarmi al pomeriggio. L’anno scorso ho preso il diploma di maturità, iscrivendomi in un secondo momento all’università di economia. Tuttavia, non avevo abbastanza tempo per studiare”.

Aspettando il prossimo round all’Autodromo del Mugello di inizio settembre, Cazzaniga non si pone particolari obiettivi: “Sono concentrato sulla mia avventura con Racestar e sul cercare di concludere tra i primi tre in campionato. Reputo fondamentale sfruttare le occasioni che vanno a crearsi e non prendere decisioni affrettate. Si può essere veloci quanto si vuole, ma basta un niente per finire fuori strada. Il mio idolo? Non ho una figura di cui mi piacerebbe emularne le gesta. Da una parte mi ispiro a Tony Arbolino perché molto costante e poco incline all’errore. Se faccio il tifo per lui? Certo... così come per qualsiasi mio connazionale!”.

Photo credit: Salvatore Annarumma

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