Sono stati 14 giri con il fiato in gola, quelli della Moto2 a Termas de Rio Hondo, che hanno visto Tony Arbolino trionfare con una prestazione maiuscola. In una corsa ridotta a 2/3 della distanza, per permettere ai piloti di effettuare 10 minuti di warm-up e prendere familiarità con la pista bagnata, il pilota del team Marc VDS non ha commesso il minimo errore, piazzando la zampata decisiva a tre tornate dalla bandiera a scacchi, dopo aver seguito come un’ombra il poleman Alonso Lopez.
Ripresosi da una brutta partenza, lo spagnolo del team Speed Up ha cercato di imprimere il suo ritmo alla corsa, ma non mai è riuscito a scappar via a causa di diversi piccoli errori. Tante sbavature che hanno permesso a Tony di restare agevolmente in coda alla Boscoscuro, fino alle ultime tornate del Gran Premio, quando si è portato in testa alla gara, per involarsi verso una vittoria che lo ha proiettato in testa al Mondiale, per la prima volta in carriera.
Proprio come nel GP della Malesia 2022, ultimo successo di Arbolino prima di oggi, è stato Jake Dixon a completare il podio, precedendo di quasi 6” Aron Canet.
Tra i piloti più accreditati per un posto sul podio, lo spagnolo del team Pons è stato condizionato da un doppio Long Lap infertogli per aver anticipato la partenza. Una penalità scontata in maniera magistrale da Canet, che pur essendo stato tra i piloti più veloci nelle fasi iniziali di gara, non è però riuscito a riprendere il gruppo di testa. Rimonta da cineteca anche per il rookie Sergio Garcia, che è risalito dalla 28esima alla quinta posizione, pur avendo dovuto scontare un Long Lap per guida irresponsabile nella Q1, dove ha tamponato Marcos Ramirez.
Sesta piazza per Darryn Binder, che ha preceduto Filip Salac, e Somkiat Chantra, sanzionato con la perdita di una posizione, dopo la bandiera a scacchi. Segue Albert Arenas, nono davanti a Sam Lowes, Manuel Gonzalez e Pedro Acosta, letteralmente naufragato sul bagnato di Termas de Rio Hondo. Con il 13° posto alle spalle dell’alfiere del team Ajo, Celestino Vietti è stato l’unico dei piloti italiani, oltre ad Arbolino, a chiudere a punti il GP d’Argentina, che ha visto Lorenzo Dalla Porta e Dennis Foggia chiudere rispettivamente in 23esima e 25esima posizione.
Considerate le condizioni difficili del tracciato, Ai Ogura ha preferito non prendersi rischi, ritirandosi dal Gran Premio prima del via. Ancora non al top dopo l’infortunio al polso che gli ha impedito di partecipare ai test e al weekend di gara di Portimao, il giapponese dell’Honda team Asia tornerà regolarmente in pista tra due settimane per il GP delle Americhe ad Austin. Non hanno invece concluso la gara, Sean Dylan Kelly, David Sanchis e Rory Skinner, ritiratisi nel corso della contesa.