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MotoGP, Domenicali: "Il titolo con Bagnaia è ancora più bello di quello con Stoner"

"È stata una vittoria sofferta, arrivata alla fine. Pecco e Bastianini formeranno un team frizzante, dovremo stabilire le regole del gioco. Il momento chiave per Ducati? L'ingaggio di Dall'Igna"

MotoGP: Domenicali:

Essere amministrato delegato di Ducati in questo momento è bellissimo: i risultati in pista e quelli sul mercato vanno a braccetto e basta guardare in volto Claudio Domenicali per capire che sta vivendo un anno magico. “ Siamo miglior momento anche dal punto di vista industriale, è un momento positivo in cui i successi sportivi fanno da lubrificante in questa macchina che ha la sua parte più importante nella tecnologia del prodotti. Stiamo investendo su un brand che è molto forte” dice con comprensibile orgoglio.

Partiamo dalle corse.
È stata una stagione indimenticabile, non avevamo mai raggiunto un risultato del genere ed è un orgoglio straordinario. È diverso dal 2007, quando avevamo vinto il titolo in MotoGP con Stoner ma l’avevamo fatto prima dell’ultima gara, questa vittoria con Pecco è stata davvero faticosa, una grande ricorsa e ancora più bella”.

Non sono sempre state rose e fiori.
Io sono diventato amministratore delegato nel 2013, anche se sono in Ducati da molto più tempo, ed era un momento difficile sia in MotoGP che in SBK. Avevamo in qualche modo perso la strada e abbiamo fatto una ricostruzione importante anche con investimenti significativi, non solo in termini economici ma anche di persone. È un sogno, ma a cui abbiamo lavorato moltissimo per portarlo a casa, credo che sia stato giusto ottenerlo per gli sforzi di tante persone che hanno dato l’anima per questo”.

Qual è stato il momento chiave in questi anni?
L’episodio più importante credo sia stato quello di decidere di ristrutturare il Reparto Corse e ingaggiare Gigi Dall’Igna, è stata la chiave di volte della ripartenza. Entrambi avevamo un piano per raggiungere questo risultato prima, ma la realtà è sempre diversa. Non bisogna dimenticare che vinciamo il titolo costruttori da tre anni, quindi è arrivato prima di quello piloti, che è più rilevante”.

Il difficile sarà riconfermarsi?
Sì e no, intanto abbiamo portato a casa un bel risultato e Ducati non era mai riuscita prima a vincere in MotoGP e in SBK nello stesso anno. Abbiamo deciso che fino al 31 gennaio di godremo questa stagione, poi si ricomincia. Tutti ripartiranno da zero e dovremo dimostrare di meritarci tutti i complimenti che il mondo ci sta facendo. Questo fa partire la squadra concentrata ma anche consapevole, con la volontà di aprire un ciclo.

Lo farete con una squadra tutta italiana: composta da Bagnaia e Bastianini.
“Enea e Pecco sono una squadra bellissima, l’abbiamo voluta anche se non è stato facile scegliere perché abbiamo creato un vivaio molto nutrito nel tempo. Eravamo indecisi su Jorge Martin, poi Enea coi fatti si è meritato di passare in prima squadra, è il pilota che ha vinto di più nel 2022 dopo Pecco. Sarà un team frizzante perché sono due ragazzi italiani, non sarà facile tenerli tranquilli ma fa parte del gioco, anche questo fa divertire tutti gli appassionati”.

Già quest’anno in qualche GP, come a Misano e Sepang, ti hanno fatto sobbalzare sulla sedia.
Quando uno si mette dall’altra parte e pensa a quello che c’è stato per arrivare lì e la differenza che c’è fra chiudere in bellezza o no... vorrebbe diminuire un po’ il rischio. Per gli appassionati, più sorpassi ci sono e meglio è, sono leciti entrambi i punti di vista. Promuovere Enea è un riconoscimento del suo talento, è determinato e vuole portare a casa il risultato grosso, l’abbiamo preso per quello. Dall’altra parte, è molto importante che all’interno della squadra ci sia una competizione anche dura, ma onesta e corretta, quindi sarà importante decidere le regole del gioco e parlarci apertamente durante la stagione perché vengano rispettate”.

Parliamo ora delle Panigale V4R celebrative dei due titoli: 63.000 euro non sono certo pochi.
È sicuramente un oggetto costoso, ma fatto anche in numeri molto limitati per i nostri collezionisti più appassionati. Ha tanti componenti in titanio, una livrea speciale e ogni moto è firmata dai nostri piloti: sappiamo già che i ducatisti più appassionati se lo contenderanno”.

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