Le nuvole e la pioggia lasciano spazio al sole nel cielo di Le Mans, mentre in pista i sorrisi si mischiano alla delusioni per gli errori commessi. Verrebbe quasi da dire pazza Moto2 a causa delle tante cadute e i colpi di scene che hanno caratterizzato la tappa transalpina della classe intermedia.
A conquistare il successo è Augusto Fernandez, che torna alla vittoria dopo un digiuno durato quasi tre anni. L’ultima volta fu infatti a Misano nel settembre del 2019, al termine di un incandescente duello con Di Giannantonio, dove lo spagnolo andò sul verde prima che le regole cambiassero.
Per il team Ajo è una sorta di festa a metà, perché il successo dell’iberico fa da contrasto alla grande occasione sciupata da parte di Pedro Acosta. Dopo la pole ottenuta al sabato, il campione in carica della Moto3 era al comando fino a 15 giri dalla conclusione, poi ecco la caduta in curva 6 che mette fine al suo Gran Premio. La delusione è grande da parte dell’iridato, perché il primo successo era lì che lo aspettava, invece la sorta gli si è accanita contro.
Come anticipato quella di Le Mans è stata una gara caratterizzata da errori e cadute. Ne sa qualcosa pure Celestino Vietti, che dopo un lungo che lo ha visto retrocedere in 20^ posizione si è dovuto consolare con un ottavo posto tutto ottenuto con il coltello tra i denti.
Se da una parte c’è la soddisfazione per la super rimonta, dall’altra rimane il rammarico è certamente grande per un weekend condito da non poche difficoltà a partire dalla qualifica di ieri dove non è riuscito ad oltrepassare lo scoglio della Q1. La vetta del Mondiale rimane però nelle mani del piemontese, perché la concorrenza non ha saputo approfittarne.
Sul podio, insieme ad Augusto Fernandez, festeggia Aron Canet, protagonista di un prezioso secondo posto, mentre Chantra vince il testa a testa per la quarta posizione con Beaubier, quest’ultimo costretto a consolarsi con il quarto posto davanti ad Ai Ogura. Una domenica al di sotto delle aspettative anche per il giapponese, soltanto quinto con la sola consolazione di accorciare nella classifica iridata su Celestino Vietti.
Per quanto riguarda invece gli altri italiani, da registrare il decimo posto di Stefano Manzi, che domenica prossima vedremo in azione all’Estoril in occasione della SSP. Dodicesimo invece Lorenzo Dalla Porta, mentre sedicesimo Simone Corsi con la MV Agusta. 18° Zaccone.
A proposito di cadute, oltre a quella di Pedro Acosta, sono finiti a terra Rodrigo, così come Dixon. Alla lista si aggiunge anche Aldeguer e Arbolino, fuori in simultanea, mentre Arenas ha steso Alonso Lopez. Fuori al primo giro anche un deludente Niccolò Antonelli. Non ha partecipato alla corsa Sam Lowes, dichiarato unfit.
Questa la classifica mondiale dopo Le Mans: 1. VIETTI 108; 2. OGURA 92; 3. CANET 89.