di Mattia Caimmi
E' un Marquez che fatica quello che stiamo vedendo nelle ultime gare, costretto a cercare dei traini per far segnare dei buoni tempi nei giorni precedenti alla gara, per poi tentare l'exploit la domenica. La sua strategia è nota: risparmiare energie e dare, quasi, tutto in gara.
Nonostante sia tornato a fare i suoi salvataggi, la formica di Cervera sa che la strada per ritornare pienamente competitivi è lunga, ma, come ci ha sempre abituato, non usa mezzi termini e non cerca scuse.
Dopo la caduta non sei riuscito a essere incisivo come prima, cos’è successo?
“Sì stamattina ero veloce, certo seguendo Fabio, ma la velocità c’era. Dopo la caduta ho perso un po’ di fiducia. Nella seconda uscita ho provato a guidare da solo ma sono caduto, cercando di capire dove potevo spingere di più e dopo la caduta non ho ritrovato il feeling di prima. Anche in Q2 non è andata bene, anche se ho dato il massimo. Domani penso di avere un buon passo, ma non quello per vincere o per giocarmi il podio. Con la caduta ho perso forza nel braccio e nella spalla e ho dovuto cercare di conservare energie in ottica gara”.
È difficile ammettere di non poter lottare per le posizioni che contano?
“No è facile. quando provi a essere veloce come quelli davanti e o fatichi o cadi, devi ammettere a te stesso quali sono i tuoi limiti. Anche finire 9 o 10 domani, non sarebbe una sorpresa per noi, non è bello, ma è così. Honda sta lavorando sodo, ma qui in Europa, dove i tracciati sono più stretti, fatichiamo di più”.
Qui la moto sembra faticare di più che a Jerez e Portimao, qual’è la differenza
”Qui la pista è stretta e si usa molto l’accelerazione. In Qatar e Malesia dove si sfrutta tutta la pista eravamo più competitivi. Le frenate forti per curvare in fretta sono i punti in cui fatichiamo di più. Sto cercando di capire come risolvere il problema e capire qual è la direzione da prendere per lo sviluppo ma anche io dove devo migliorare io per essere più competitivo”.
State facendo delle prove con moto con regolazioni differenti?
“Oggi abbiamo usato due moto differenti per capire in che modo muoverci. Al mattino mi sono trovato bene, ma nei giri veloci fatico a capire come sfruttare al meglio le gomme perchè con le gomme nuove ci manca mezzo o un secondo intero”.
Quali sono le sensazioni con la “nuova direzione”?
“Per me è più comoda anche se il passo è simile. Alcuni piloti usano questa versione, potremmo usarla di più in futuro”.
Hai detto che non sei al 100%. stai salvando energie per gare a te più congeniali?
“Mi sento bene, ma non guido come voglio. Nel weekend devo salvaguardare energie, le FP3 sono uno dei momenti più importanti mentre in qualifica devo sopravvivere”.