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MotoGP, Bezzecchi: "forse la scivolata ci servirà di lezione per migliorare ancora"

"Sono migliorato in frenata, questo mi ha fatto fare un grande passo in avanti, anche a livello di passo. In quel punto però ero in difficoltà". Marini: "la nuova carcassa Michelin ha cambiato tutto, non ho perso fiducia"

MotoGP: Bezzecchi:

Tra i più competitivi tra FP3 e FP4, Luca Marini e Marco Bezzecchi hanno chiuso la penultima sessione di qualifica rispettivamente in terza e quarta posizione, a soli 37 millesimi dai primi due posti che hanno garantito l’accesso al turno successivo.
 
Soddisfatto dei progressi fatti rispetto a ieri e a suo agio in sella alla Ducati Desmosedici GP, Marini ha firmato un buon 1'31.666, tempo che gli vale la 13esima piazza sullo schieramento di partenza in quinta fila.
 
Importante step in avanti anche per Marco che ha centrato la Top3 in entrambe le sessioni di libere odierne. Velocissimo anche in Q1, è rimasto vittima di una caduta nel T4 nelle fasi finali della sessione quando era a soli otto millesimi di ritardo dal miglior crono. Ha chiuso con il tempo di 1'31.695, anche lui in quinta fila per la gara di domani che scatterà alle 03:00 pm locali (08:00 am CET).

“E’ stata una giornata davvero bella e una FP4 al Top. Abbiamo fatto un bel passo in avanti sul passo gara e sono soddisfatto. Peccato per la caduta, mi sentivo bene, stavo spingendo al massimo, ma forse in quel punto non avevo la confidenza giusta per andare al limite. Ho esagerato e sono scivolato. Mi dispiace, soprattutto per la squadra perché hanno fatto tantissimo in questi giorni. Forse però la scivolata ci è servita di lezione perché in quel punto della pista mi ero sempre salvato”.

Rispetto al Qatar ti senti più a tuo agio sulla Ducati?

Sono migliorato in frenata, questo mi ha fatto fare un grande passo in avanti, anche a livello di passo. Onestamente non so perché, ma mi sento meglio sulla moto. Domani mattina sfrutteremo al meglio il warm up per scegliere le gomme e fare una bella gara. L’obiettivo? Prende i punti che mi sono mancati in Qatar”.

La scelta delle gomme sarà un problema?

“La caratteristica di questa pista sono i curvoni veloci che si affrontano molto piegati, dunque l’anteriore è un problema, perché col sottosterzo ‘spinge’ e si consuma. Anche il posteriore, ovviamente, ma quello si può controllare, mentre quando va in crisi l’anteriore non puoi farci niente. Quindi diciamo che per dietro va bene la media, per una scelta conservativa, ma anche la soft”.

Marini: "non ho perso fiducia, la nuova carcassa Michelin ha cambiato tutto"

Anche per Luca Marini è stata una giornata positiva nonostante la posizione non avanzatissima nello schieramento.

“E’ stato un buon giorno in generale. Abbiamo provato bene le gomme per capire quali usare in gara. Si può fare la differenza se le tieni sotto controllo. Si potrebbe anche correre con le soft….  Come dicevo la scelta della gomma non è ancora definitiva, ci sono più opzioni e li sarà la chiave per gestire al meglio la seconda metà di gara. Dal mio punto di vista è un problema di temperatura più che di mescola: il lato destro della gomma si scalda davvero moltissimo. Sceglieremo dopo il warm up, dove lavoreremo per fare un ultimo step sull’elettronica in ottica consumo. Sono abbastanza contento della qualifica, peccato per la Q2, ma perdevo davvero tanto alle curve 5 e 6 e ho dovuto rinunciare al mio primo tentativo perché al T2 ho trovato diversi piloti che aspettavano sulla linea. Nel secondo giro lanciato ci ho provato, il feeling era buono, ma la performance della gomma nel T2 e T4 non era più la stessa”.

Qui a Mandalika durante i test eri andato molto forte.

Non è che io abbia perso fiducia. Quello che è cambiato è la nuova gomma, tutto il lavoro fatto nei test non è servito a niente. Con la nuova carcassa bisogna adattarsi, abbiamo cambiato la moto, a parte due o tre cose che proveremo domani. La cosa peggiore è stata non passare in Q2 e dopo da lì la gara è completamente diversa”.

 

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