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SBK, Squid Game: il lungo viaggio della Superbike in Argentina

L’avventura entra da oggi nella sua fase cruciale: l’obiettivo non sarà portare a casa i 45,6 miliardi di won, ma essere in griglia venerdì, non si vincono soldi, semmai il rischio è perderli   

SBK: Squid Game: il lungo viaggio della Superbike in Argentina

Squid Game è la serie coreana diventata fenomeno del momento, a tal punto da diventare la più vista di sempre su Netflix. 456 concorrenti, impegnati a fronteggiare sei prove, con l’obiettivo di portare a casa un montepremi finale dal valore di ben 45,6 miliardi di won.  

La serie cade a pennello nella settimana in cui la Superbike è pronta a partire per l’Argentina, dove nel weekend andrà in scena il penultimo atto di questa stagione. Per il Circus sono state settimane a dir poco tribolate e stressanti tra dubbi, incognite e interrogativi che hanno tenuto il paddock sotto scacco. A tal proposito non sono mancati gli sfoghi da parte degli addetti ai lavori, tanto che qualche team ha pensato bene di tirare i remi in barca, optando per rimanere a casa ed evitare di esporsi a rischi non calcolati.

In queste settimane il paddock della Superbike non avrà forse affrontato sei prove come i partecipanti di Squid Game, ma di sicuro chi ha operato nella logistica delle squadre è stato messo non poco a dura prova affinché il programma di partenza venisse rispettato senza intoppi.

La prima prova non è stata superare un, due, tre stella, ma trovare rapide soluzione dopo che i voli venissero cancellati dalle compagnie o ridotti in termini di capienza. Molte squadre arriveranno infatti a Buenos Aires divise: chi martedì e chi mercoledì.

Poi c’è stato il discorso del visto, che obbligava alla quarantena tutti coloro che non avessero ancora completato il ciclo vaccinale. In questo caso, nella giornata di venerdì, è arrivata una deroga speciale per tutto il Circus, perché in caso contrario c’era da fare la conta su chi sarebbe stato in pista nel weekend.

Intanto, tra oggi e domani, il Circus della Superbike partirà alla volta dell’Argentina, dove la trasferta entrerà nella fase cruciale. C’è chi volerà da Madrid e chi da Amsterdam con destinazione Buenos Aires. Da lì ci saranno poi i voli interni per San Juan e Mendoza. In seguito è previsto il transfer per raggiungere circuito e hotel. Parlando in questi giorni con alcuni dei manager c’è grande preoccupazione tra loro: “Magari arriviamo a Buenos Aires e ci fermano tutti lì. Speriamo di no, ma può succedere davvero di tutto in questo viaggio”. Qualcun altro invece, come Manuel Puccetti, ha aggiunto senza troppi giri di parole: “Stiamo giocando col fuoco, perché rischiamo di trovarci con metà della griglia vuoto in Argentina”.

Se in Squid Game l’obiettivo è portare a casa il montepremi finale di 45,6 miliardi di won, per la Superbike sarà quello di avere tutta la griglia completa quando venerdì inizieranno le prove libere. Purtroppo qua non si vincono soldi, ma il rischio è quello di perderli in caso di inconvenienti come cancellazioni voli dell’ultima ora.

Ovviamente non possiamo che incrociare le dita per tutti coloro che tra oggi e domani si metteranno in viaggio per il Sudamerica, nella speranza che tutto vada secondo i piani senza intoppi legati a virus, quarantena e cancellazioni voli. Ci chiediamo però una cosa: era così necessario andare in Argentina per questo finale di Campionato?

Vi ricordiamo che in Squid Game, con il 51% dei voti tra i concorrenti, si poteva liberamente abbandonare il gioco.  

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