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Honda Rebel 1100: la cruiser con il motore dell'Africa Twin si farà

Dopo i rumors, arrivano anche due brevetti a confermare che il trapianto del cuore dell’Africa Twin 1100 nel telaio della Rebel possa concretizzarsi. Nell’articolo i dettagli di questa inedita proposta.

Moto - News: Honda Rebel 1100: la cruiser con il motore dell'Africa Twin si farà

Avevamo già riportato qualche mese fa (qui) la possibilità di un matrimonio in casa Honda tra la il telaio della Rebel e il propulsore della Africa Twin. I due brevetti depositati all’ufficio statunitense, lasciano presupporre che la possibilità possa tramutarsi in un progetto concreto. Dagli schemi si nota come il bicilindrico parallelo, 1084 cc e 101 CV (nella configurazione attuale), sia stato inserito nella sagoma della Rebel.

La concretizzazione del brevetto rappresenterebbe un notevole salto prestazionale per la Cruiser di media cilindrata. Infatti si raddoppierebbero, ed anche di più, sia la cilindrata che la potenza - rispettivamente di 471 cc e 46 CV – rispetto ai valori sopra riportati del propulsore della Africa Twin. Il ‘trapianto’ potrebbe portare in dote non solo dei vantaggi propulsivi, ma anche tutto il sistema elettronico a corredo. Oltre al ride by wire con varie mappe motore, per cucirsi il carattere della moto a proprio piacimento, non vanno dimenticati i vari ausili alla guida per innalzare la sicurezza. Su tutti cornering ABS e controllo di trazione. Va da sé che il telaio a traliccio e la ciclistica dovranno essere sottoposti ad una cura ‘energizzante’ per adeguarsi alle cresciute prestazioni. Si nota infatti all’anteriore una pinza ad attacco radiale (57) installata sullo stelo destro della forcella tradizionale, quindi con in foderi in basso. Il miglioramento dell’impianto frenante è necessario, rispetto all’attuale Rebel 500 equipaggiata con una più convenzionale pinza assiale, per rispondere efficacemente all’aumento, oltre che delle prestazioni, del peso.  L’incremento nella dotazione della ciclistica si estende anche al posteriore con una coppia di ammortizzatori dotati di serbatoio separato. Nello schema, in vista frontale della moto, spicca l’assenza della leva della frizione al manubrio e del comando a pedale del cambio davanti la pedana sinistra (47). Le due assenze e la forma del coperchio frizione, distintivo delle versioni DCT, sembrano non lasciare dubbi che sarà presente una versione con trasmissione automatica. Verosimilmente sarà affiancata da una con il classico cambio meccanico.

In Casa Honda hanno voluto rispettare e conservare lo stile Rebel senza che la meccanica ‘maggiorata’ vada ad inficiare il design. Infatti il radiatore è rimasto nella classica soluzione, unità singola disposta dietro la forcella, anziché sdoppiarlo ai lati del canotto di sterzo come sulla più fuoristradista ‘donatrice’. Più in basso, lungo il lato destro, si nota l’impianto di scarico due in uno con doppio foro di uscita gas dal terminale. Sfruttando il propulsore bicilindrico da 1100cc, Honda potrebbe seguire quanto già fatto con la piattaforma 500cc, sempre a due cilindri paralleli, per creare diversi prodotti attorno allo stesso cuore pulsante. Essendo ipotesi, plausibili ma non confermate, perché non andare ‘oltre’ e immaginare di sfruttare lo stesso propulsore ma in versione sovralimentata per creare una Rebel ‘brucia semafori’?

Fonte: bennetts.co.uk

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