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Moto3, Simoncelli sugli Steward: "Si divertono a farsi odiare dalla gente"

Nel mirino il passaggio sul 'verde' all'ultimo giro: "un altro risultato falsato da interpretazioni cervellotiche. La regola è assurda, va cambiata"

Moto3: Simoncelli sugli Steward:

Paolo Simoncelli sta combattendo una battaglia perché in Moto3 le regole vengano rispettate e non interpretate a seconda di come tira il vento. Nel suo mirino ci sono gli Steward della FIM, capitatati da Freddie Spencer.

Il problema nasce quando un pilota va sul “verde”, cioè supera i limiti della pista mettendo le ruote su quella striscia di asfalto verniciata. Manovra che dovrebbe essere immediatamente punita quando avviene all’ultimo giro di una corsa (in Austria, in Moto2, Martin perse la vittoria per quell’errore) ma non sempre succede.

Ad Aragon, Arenas e Masia sono andati sul verde (il primo perdendo tempo, il secondo no) e non sono stati presi provvedimenti.

Paolo Simoncelli ha voluto dire la sua su quello che è accaduto.

Ecco ci risiamo! Un altro risultato falsato da interpretazioni cervellotiche da parte della direzione gara, continuo a spendere questi articoli dove si potrebbe parlare di altro sempre sullo stesso discorso: la regola ormai alquanto discutibile dell’utilizzo della parte verde esterna al cordolo, specialmente se ciò avviene all’ ultimo giro”.

Questi Signori che fanno parte della direzione gara si divertono a farsi odiare dalla gente e mi meraviglio di un ex pilota come Freddie Spencer che non dice niente, anzi è d’accordo con questo modo di operare - ha scritto - E’ una regola troppo interpretabile, troppo soggettiva e quindi sbagliata. Siamo in mano a gente che non sa fare il proprio lavoro e si nasconde, come già ho ribadito altre volte, dietro la propria autorità e nei proprio uffici grazie al Covid, che non capisce la gravità della situazione. Vorrei sottolineare che non sono di parte e non ho nessun interesse a combattere questa battaglia perché anche fossero stati penalizzati i primi piloti, Tatsuki sarebbe comunque rimasto 8° e Niccolò perso nel suo periodo no. Mi ostino su questo argomento solo perché non è giusto per tutti quelli che non sbagliano mai la traiettoria e fanno tutto bene. La regola è assurda e sbagliata e va cambiata, non smetterò di battermi finché non entrerà in testa il concetto che chi finisce sul verde è fuori pista.


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