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Bastianini: “La Moto2 mi ha cambiato, per vincere serve essere Bestia”

“Questa categoria mi ha maturato, ma il sorriso è lo stesso di quando ho iniziato. La vittoria? Pur di riuscirci rinuncio alla macchina”

Moto2: Bastianini: “La Moto2 mi ha cambiato, per vincere serve essere Bestia”

È la sua seconda stagione nella categoria intermedia e di conseguenza l’asticella si alza dopo quanto visto in quella inaugurale. Lo sa bene Enea Bastianini, che in questo 2020 con Italtrans non ha la minima intenzione di deludere le attese. Se al primo anno in Moto2 è riuscito a salire sul podio, adesso bisogna puntare al gradino più alto di tutti.

Un obiettivo che stuzzica non poco il romagnolo nella serata di presentazione del team bergamasco. Dal suo volto trapela fiducia, ma allo stesso tempo quella consapevolezza che non sarà così semplice centrare l’obiettivo. Già, perché nonostante l’addio di Alex Marquez alla categoria, la concorrenza rimane comunque agguerrita.

“A dir la verità non vedo l’ora di ripartire – ha esordito Enea  – l’inverno sta diventando un po’ troppo lungo. Continuo comunque i mie allenamenti in vista dei test di febbraio per arrivare pronto all’appuntamento. Peccato per il meteo che abbiamo incontrato a novembre a Jerez, dato che avevamo alcune novità, ma le utilizzeremo presto”.

Enea, questo è il tuo secondo anno in Moto2. Possiamo dire che hai bruciato le tappe?

“Dopo quattro o cinque gare mi sono adattato velocemente e questa è una cosa che mi ha colpito molto. Mi sono trovato bene fin da subito con questa moto, molto più rispetto a quando ho iniziato con la Moto3. Peccato per l’incidente rimediato al Red Bull Ring, ma siamo comunque riusciti a ripartire”.

Quanto pensi di essere cambiato dal lato umano e non solo dopo questa prima stagione nella classe intermedia?

“Devo dire che la Moto2 mi ha fatto crescere, perché bisogna imparare in fretta, dato che qua non c’è nessuno che ti aspetta. Bisogna essere svegli. Ho dovuto subire un bel cambiamento, in particolare per quanto riguarda l’applicazione nel metodo di lavoro. A parte ciò cerco di conservare il mio sorriso, che penso sia la cosa fondamentale quando gareggia e sei nel box”.

Da dove si riparte ora?

“L’obiettivo è quello di disputare delle belle gare e rimanere tra i primi cinque, dato che nel 2019 la priorità era la top ten. D’altronde l’asticella si alza sempre e non manca l’aspettativa. Siamo consapevoli di poter essere veloci e di conseguenza penso sia giusto puntare in grande”.

Avrai un nuovo compagno di squadra. Cosa bisogna aspettarsi?

“Lorenzo è molto forte, ha già dimostrato di essere uno che impara velocemente e sono convinto che dopo poche gare lo vedremo subito competitivo”.

Cosa serve a Bastianini per arrivare alla vittoria?

Per questa Moto2 bisogna essere molto “Bestia”, perché il livello è davvero alto e non puoi consentirti il minimo calo”.

Da quali piloti prenderai spunto?

“Ho studiato Marquez, così come altri piloti. Come ho detto ci sono tanti piloti veloci e di conseguenza non un solo leader”.

Ci sarà anche Di Giannantonio tra i tanti avversari.

“Lui mi ha fregato il rookie of the year, è stato bravo, è cresciuto molto e sarà tra quelli che vorranno comunque giocarsi le posizioni importanti”.

Per certi versi ti senti comunque vincitore di quel titolo?

“Moralmente direi di sì. Sulla carta non è così, ma alla fine penso di aver mostrato di poter lottare con i piloti più veloci”.

Cosa cambia tra la Moto3 e la Moto2?

“In Moto3 forse conta più la gestione di determinate situazioni, vista la presenza di tantissimi piloti. Qua invece serve il lavoro nel box e la determinazione è fondamentale, dato che bisogna reggere lo stesso ritmo dal primo all’ultimo giro.”

A cosa rinunci per di centrare la prima vittoria?

Alla fidanzata non posso dirlo, perché è qua vicino a me (scherza). Direi alla macchina, vado in giro a piedi”

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