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SBK, Melandri: "Il problema a Imola non è la pioggia ma i muri"

Marco dopo la cancellazione di Gara 2: "noi piloti sono anni che lo diciamo, sotto l'acqua non si vede nulla e in caso di caduta diventa pericoloso"

SBK: Melandri: "Il problema a Imola non è la pioggia ma i muri"

Giove Pluvio ha detto no! Un meteo dal sapore autunnale ha mandato all'aria i piani dei piloti della SBK che mezz'ora prima dell'inizio di Gara 2 hanno visto un brutto acquazzone scatenarsi sull'Enzo e Dino Ferrari di Imola. Condizioni che hanno decretato la cancellazione di Gara 2.

Una decisione presa in nome della sicurezza. Sicurezza che sul tracciato imolese assume contorni ancora più importanti in caso di imprevisti come una forte pioggia. Nulla di tragico in quanto spesso si è corso in condizioni peggiori, ma la conformazione della pista in questi casi fa la differenza. Per i piloti Imola presta il fianco ad eccessivi rischi in caso di circostanze come quelle di oggi e Marco Melandri è tra questi:

"Le condizioni dell'asfalto non erano un problema oggi - precisa il ravennate - abbiamo corso in situazioni peggiori. Ma quello che qui fa la differenza è la configurazione del tracciato. In caso di caduta - spiega - o rimani in mezzo alla pista o vai contro un muro. Già è difficile sull'asciutto, poi con il bagnato soprattutto se sei indietro è dura perché è anche difficile vedere."

Una situazione che in molti temevano e già dal giovedì qualcuno si interrogava su un eventuale provvedimento in caso di pioggia battente: "Da parte nostra, dei piloti, sono diversi anni che cerchiamo di evidenziare questo problema - continua Marco - Ad esempio a Monza, una pista bellissima, in caso di pioggia non puoi correre. Se piove poco le gomme saltano, se troppo non riesci praticamente a vedere davanti per l'acqua sollevata e poi ci sono i muri...".

Nel conciliabolo tra piloti si è notata una differenza di vedute tra chi riteneva che correre era possibile e chi invece era di parere opposto: "Johnny (Rea, ndr) oggi era convinto di correre perché sapeva che magari avrebbe potuto guadagnarci, ma non era poi così scontato - sottolinea Melandri - Altri piloti come Bautista, Toprak Razgatlioglu o lo stesso Lowes erano contrari. Cortese ha parcheggiato direttamente la moto ed è venuto via (ride, ndr). Essendo lui un 'rookie' lo posso capire, non era certo una situazione facile quella vista oggi".

(Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti)

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