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MotoGP, Iannone: "Ho tenuto da parte una gomma morbida per domani"

Aleix 9°: "Ho tirato come non mai, sono soddisfatto". Andrea 19° nel venerdì di Losail: "La nostra base non è male, vorrei provare ad entrare nei 10".

MotoGP: Iannone:

Chiudere la prima giornata di prove libere in Qatar a due secondi netti dal battistrada Marquez non sembra aver tolto tranquillità ad Andrea Iannone, al debutto in gara in sella all'Aprilia RS-GP. Il pilota di Vasto oggi non ha dato fondo a tutte le proprie risorse, ha risparmiato una delle gomme morbide a sua disposizione e soprattutto ha continuato il grande lavoro di affinamento che sta svolgendo in sella alla moto di Noale.

Una diciannovesima posizione che non restituisce secondo Iannone il reale quadro della situazione.

"Secondo me non siamo messi male. Noi abbiamo dovuto risparmiare una gomma morbida e quindi ne abbiamo usata solo una. Poi avevamo già visto nei test che con questa temperatura la media non era una gomma performante, che ci potesse consentire di essere veloci. Abbiamo anche provato qualcosa sulla moto per cercare di migliorare un po’ la guidabilità".

Non ha funzionato come modifica?

"Diciamo che abbiamo migliorato da questo punto di vista ma abbiamo peggiorato il grip. Quindi abbiamo un po' rischiato quando alla fine avremmo dovuto mettere una gomma morbida, ma non era la mossa giusta. Già usandone una in meno di tutti hai una chance in meno, e in più abbiamo rischiato usando la moto con questa modifica, ma alla fine non è stata la mossa giusta".

Almeno hai risparmiato una gomma buona per tentare di risalire domani.

"Ce l’ho per domani, una gomma morbida in più di tutti. In effetti, in generale, avrò una gomma in più per tentare di migliorare".

Aleix dice che manca accelerazione alla moto, ma non è certo se dipenda dal motore o dall'elettronica. Tu cosa ne pensi?

"Io penso che manchi qualcosa, ma secondo me la nostra moto non va male. Per accelerare meglio bisognerebbe anche farla curvare un po’ meglio. Poi per tenere la ruota anteriore a terra, ci vuole un motore potente, un’elettronica che funziona bene e delle ali che tengono il muso della moto a terra".

Un pacchetto che funziona da ogni punto di vista insomma.

"Noi per il momento secondo me non siamo messi male come base, il nostro obiettivo è riuscire a mettere assieme tutto il pacchetto e sfruttare al massimo quello che abbiamo. Poi lo sappiamo, è palese cosa manca. Io ho detto ad Aprilia fin dal primo test che mancava accelerazione e che l’impennata non era ad un giusto livello. Però sono stati fatti dei piccoli passi in avanti, si sono visti miglioramenti subito, quindi vuol dire che la direzione è quella giusta. Bisogna anche dare tempo ai ragazzi di preparare il materiale, di capire tutto".

Obiettivi realistici per domani e per la gara te ne sei già posti?

"Sicuramente mi piacerebbe stare nei dieci, però la griglia è molto corta, siamo tutti vicini. Ci sono le Honda, almeno quattro Ducati buone e altrettante Yamaha buone, non sarà facile. Già quando sei nei primi dieci vuol dire che stai andando molto forte. Ci proveremo, ovviamente domani durante il giorno sarà un po’ più faticoso fare il tempo, però è andata così".

Nell'altra metà del box Aprilia, Aleix Espargarò può invece sorridere anche per i risultati raccolti oggi, grazie ad un'ottima prestazione cronometrica che gli ha permesso di piazzarsi in nona posizione, a meno di un secondo dal riferimento di Marquez, mattatore di giornata. Lo spagnolo ha però trovato qualche aspetto in cui l'Aprilia deve fare diversi passi in avanti rispetto ai rivali.

"Ci manca accelerazione. Ho fatto qualche giro da solo e mi sembrava di stare messo abbastanza bene in diversi punti della pista, poi è arrivato Marquez che stava rientrando e ho fatto un giro dietro di lui. Alla sei, ma anche alla dieci e alla undici se ne andava facilmente. Loro hanno abbastanza accelerazione in più di noi".

Però nelle classifiche relative alla velocità massima non sei lontano dai migliori.

"Come velocità massima sono contento, la moto sul dritto va forte, ma ci manca accelerazione e soprattutto dobbiamo cercare di poter tenere questa potenza per tutta la gara, perché sappiamo che questa gara è difficile per tutti gli ingegneri qui in MotoGP per i consumi elevati".

Credi che questo gap di accelerazione dipenda più dalla potenza in meno del vostro motore oppure da una elettronica migliorabile?

"La domanda del giorno! Io sento che si tratta di potenza pura, però la verità è che in MotoGP le cose sono molto complicate. L’elettronica svolge un ruolo molto importante. Puoi migliorare un po’ grazie al controllo di trazione e l’anti wheelie, ma è importante anche che la moto abbia molti cavalli. Quindi secondo me è un mix tra le due cose".

In ogni caso hai chiuso con una nona posizione che sembra più che incoraggiante. 

"Oggi eravamo tutti al limite. Ma ho visto che quando c’è stato da fare sul serio, io c’ero. Sono convinto che potremo fare una bella gara. Abbiamo fatto un buon lavoro durante il test. Sono tornato a casa un po’ incazzato dopo gli ultimi test, perché non avevo fatto un giro veloce, ma sono stato l’unico tra i piloti Aprilia a lavorare sulla simulazione gara, a lavorare per la gara provando anche tante novità elettroniche. Sinceramente le sensazioni erano già buone, poi siamo arrivati qui e la moto ha funzionato bene dall’inizio. Ho messo la gomma nuova e spinto più che mai, tanto da fare due giri in 54 basso. Sono soddisfatto".


 

 

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