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MotoGP, Dall’Igna: “La mia Ducati ideale? Quella con cui vincerò il titolo”

“La Honda è la moto che mi spaventa di più. Marquez è il pilota da temere, Lorenzo ci metterà meno tempo per adattarsi rispetto alla Ducati"

MotoGP: Dall’Igna: “La mia Ducati ideale? Quella con cui vincerò il titolo”

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La caccia al titolo parte dalla Svizzera, più precisamente dalla sede Phillip Morris di Neuchatel, dove la Ducati ha tolto il velo alla GP19 di ultima evoluzione. Una moto concepita dalla mente di Gigi Dall’Igna, che in questi anni ha stupito non poco, tanto da portare la Rossa a giocarsi il Mondiale.

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Sta di fatto che da quando l’ingegnere è approdato a Borgo Panigale i risultati sono iniziati ad arrivare. Nel 2019 ci saranno comunque tanti aspetti da tenere in conto.

A causa dei nuovi regolamenti, l'influenza dell'aerodinamica quest'anno sarà inferiore rispetto al 2018 – ha commentato - Non sarà possibile utilizzare configurazioni aerodinamiche modulari, se non utilizzando diverse omologazioni. Mentre nel 2018 con una solo omologazione era possibile aggiungere o togliere parti. Inoltre sono state diminuite anche le dimensioni delle appendici ed è un aspetto penalizzante, di conseguenza vedremo in Qatar cosa accadrà”.

Meno carico aerodinamico influirà sulla percorrenza in curva, storicamente un vostro tallone d'Achille?

Noi pensiamo di partire da una base analoga da questo punto di vista, al netto dei cambiamenti regolamentari. Ovviamente se questi cambiamenti significheranno fare un passo indietro lo faremo, non vale solo per Ducati ma per tutti”.

Per quanto visto nei test spagnoli la Rossa ha stupito, ma prima del via del Mondiale ci sono ancora due test.

Capiremo soltanto in gara i passi in avanti fatti da noi e dai nostri rivali. I test consentono di approfondire meglio le conoscenze ingegneristiche dei vari componenti, ma per avere un quadro generale bisogna aspettare il primo round di Losail”.

A vincere l’ultima edizione è stato Andrea Dovizioso.

“Nel 2018 Dovi ha vinto, ma con un incrocio all’ultima curva – ha ricordato - Ripeto, aspettiamo il primo GP per capire  i miglioramenti fatti da noi, ma anche dagli altri”.

La concorrenza è pronta a dare battaglia, su tutte Honda e Yamaha, chi pensi sia migliorata maggiormente?

Chi deve compiere un passo più grande ha maggiore facilità di migliorare, come Yamaha – ha analizzato Dall’Igna - ma di sicuro la Honda è quella che mi spaventa di più. Marquez è il pilota da temere, Jorge lo conosco bene, non è un pilota, ma un campione come dice lui. Bisognerà vedere il suo adattamento sulla moto, i tempi saranno ridotti rispetto all’esperienza con la Ducati, però è ancora presto per dare giudizi”.

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