La pioggia ha fatto da padrone il pomeriggio del Red Bull Ring. Dopo l’acquazzone che ha condizionato il turno della MotoGP, il copione è stato lo stesso anche per la Moto2. Difficile trovare la giusta fiducia su un asfalto insidioso come quello austriaco, tanto che non sono mancate le cadute. È il caso di Sam Lowes, così come Joan Mir e Nagashima.
Volgendo lo sguardo alla classifica, Steven Odendaal è riuscito a cogliere il miglior tempo, grazie al crono di 1’43”344. Il sudafricano si è infatti rivelato un anfibio, precedendo di due decimi lo statunitense Joe Roberts, primo degi inseguitori (+0.233). Meglio di così non poteva andare per il team NTS Racing, che vede i propri portacolori davanti a tutti.
Alle loro spalle Luca Marini, staccato di soli sei millesimi dall’americano, mentre ottavo Andrea Locatelli, in ritardo di circa mezzo secondo (+0.588). Nella top ten c’è anche spazio per Francesco Bagnaia, in ritardo di oltre sette decimi dalla vetta (+0.764). Sono questi gli unici italiani presenti nelle prime dieci posizioni, dal momento che Romano Fenati (+1.236) deve accontentarsi del quindicesimo tempo, due posizioni più arretrato Alex Marquez (+1.656).
In queste condizioni soffro particolarmente i big. Oltre a Marquez, da registrare il dodicesimo posto di Sam Lowes seguito da Joan Mir, addirittura 30° Miguel Oliveira. Per quanto riguarda gli altri italiani 20° Baldassarri, in 24^ e 25^ posizione Manzi e Corsi. Nessun riscontro cronometrico per quanto riguarda Fuligni e Pasini.