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La FMI nega i nulla osta per le Road Races, Polita: "Spero ci ripensino"

"Ci viene proibita una cosa che noi per primi sappiamo essere pericolosa. Ma se a me sta bene..."

News: La FMI nega i nulla osta per le Road Races, Polita:

La stagione 2018 delle Road Races, salvo ripensamenti dell'ultima ora, diventa complicata riguardo la presenza di piloti italiani al via. Un comunicato della FMI mette in chiaro che "a seguito della nuova Polizza assicurativa stipulata con la Compagnia Unipol, sono escluse dalla copertura infortuni e RC le partecipazioni a manifestazioni di velocità su strada all’estero, anche se codificate sui calendari internazionali FMI e FIM ". Le manifestazioni in oggetto sono nella fattispecie Tandragee “100” Road , Cookstown “100” Road Races, Macau GP ed altre gare stradali all'estero, oltre che, non ultimo, il TT dell'Isola di Man.

"Pertanto – continua il comunicato - la FMI non rilascerà alcuna autorizzazione a partecipare a queste manifestazioni, con la validità della Licenza Italiana o Licenza FIM rilasciata dalla FMI, ai piloti che ne facessero richiesta. I piloti che volessero comunque partecipare a tali manifestazioni saranno pertanto obbligati a procurarsi autonomamente il titolo di partecipazione presso l’organizzatore locale, consapevoli che in nessun caso la FMI potrà essere ritenuta responsabile delle conseguenze della loro partecipazioni alle gare in questione".

La situazione sembra sia iniziata a maturare dopo la tragica scomparsa del pilota Dario Cecconi, morto alla Tandragee 100 lo scorso aprile.

Decisione più che condivisibile, con la Federazione impegnata fortemente sul tema della sicurezza nelle gare. Ovvio anche che questa disposizione rappresenti di fatto una notizia pesante che cala sulle teste di quei piloti impegnati nelle corse su strada. Gente come Stefano Bonetti, Francesco Curinga ed Alex Polita dovranno rivedere i loro programmi in ottica 2018 su questo fronte. Non è un fulmine a ciel sereno per i piloti, intendiamoci: il provvedimento della FMI, come detto, era nell'aria già da qualche mese (già dopo il fattaccio di Cecconi), ma ora che la notizia è ufficiale il polverone tra appassionati ed addetti ai lavori non tarda a montare.

Lo stesso Alex Polita si dice amareggiato per il veto federale (legato comunque ad un discorso di copertura della compagnia assicurativa)  e reputa la decisione "piuttosto strana". Il perchè lo spiega lui stesso: "Ci viene negata una cosa che noi per primi sappiamo quanto sia pericolosa. Ma d'altra parte se sta bene a noi non vedo perché proibirla."

A questo punto i tuoi programmi per quest'anno che direzione prenderanno?

"Io da un lato mi sento tranquillo, anche perché ho un contratto con BMW ed il Team Penz, ma certo è che spero ripensino a quanto è stato deciso."

Ma se non dovesse succedere (cosa più che probabile)?

"Certamente sarà un problema. Tra una settimana c'è la presentazione di squadra e programmi 2018 ed io mi trovo nella situazione di non sapere cosa farò. Al momento se la situazione non si sblocca sarà un problema su questo fronte. E' una faccenda abbastanza complicata"

Il veto federale ai nulla osta per TT e gare simili non è una novità. Anche in passato furono prese decisioni a riguardo. Una via era rappresentata (complicata da attuare, ma non impossibile, nda) dal chiedere licenze tramite federazioni estere. Tu cosa pensi?

"Io non chiederò mai la licenza ad altre federazioni - puntualizza deciso - , perché sono italiano e me ne vanto. Altresì non credo che una Federazione che ha vinto così tanto, come quella italiana, possa negare le decisioni ai propri atleti. Perché se sta bene a me, a mia moglie e mia figlia, non vedo perché debbano negarmelo loro. Non chiederò - ripete - licenze altrove, a costo di litigare con il team".

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