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Moto2, Morbidelli: la mia strategia? solo attaccare

"Sento la pressione ma la uso a mio favore". Sulla MotoGP: "impossibile non pensarci, ho il cervello diviso fra due classi"

Moto2: Morbidelli: la mia strategia? solo attaccare

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Pronto, mi senti? Qui non c’è tanto campo”. Dall’altra parte del telefono c’è Franco Morbidelli, in testa al mondiale Moto2 e fresco vincitore del suo 8° GP nella stagione. Ma dov’è? “Sono in mezzo ai boschi dell’Appennino”. Forse l’abbiamo interrotto durante un allenamento in fuoristrada? “No, niente enduro - ci assicura - In verità sto cercando funghi”. Il Morbido è così, un pilota capace di sorprendere, in pista e fuori.

Cercare funghi non sembra un’attività molto da pilota. Tu sei sempre molto calmo e tranquillo, sembra non senta la pressione…
Al contrario, la avverto come tutti gli altri piloti, è una parte del nostro lavoro. L’importante è saperla gestire, non permetterle di farti brutti scherzi che possano compromettere le tue prestazioni. Sono consapevole che la pressione esiste, allora cerco di controllarla e farla giocare a mio favore”.

Ad Aragon hai fatto un bellissimo duello con Pasini, non hai pensato al campionato in quel momento?
Per un paio di giri ho riflettuto su cosa fare, ma non volevo accontentarmi e provare a vincere è stata la scelta giusta.

Con Mattia è stato il primo duello per la vittoria in Moto2…
“Ma abbiamo fatto tante battaglie al Ranch e sui kart, secondo me il fatto che ci conoscessimo così bene ha reso quella battaglia ancora più adrenalinica”.

Cosa vi siete detti dopo il traguardo?
Ci siamo abbracciati, Mattia si è complimentato con me e io con lui. Ha vinto solo uno, ma entrambi abbiamo fatto una gara fantastica”.

A proposito di vittorie, per te sono 8 in questa stagione.
È tanta roba (rida) e non me lo aspettavo, indipendentemente da come andrà a finire questo sarà un anno che porterò sempre nel cuore”.

Tante vittorie ma pochi punti di vantaggio su Luthi: solo 21.
Non mi preoccupo di questo, significa solo che anche Tom sta facendo un gran campionato. Ha vinto meno di me, ma è stato molto regolare. È uno scontro fra due filosofie diverse, io ho vinto tante gare ma ho anche sbagliato di più, mentre nel suo caso la costanza ha fatto la differenza”.

Rimangono ancora 4 gare, qual è il piano?
Vado su tutte le piste per attaccare. L’anno scorso ero andato bene su tutti quei circuiti ma anche Luthi lo aveva fatto. Non cambio la mia mentalità, farò il massimo a ogni gara”.

La lotta con Luthi continuerà anche il prossimo anno…
“Saremo compagni di squadra in MotoGP, sarà il mio riferimento, quindi sarebbe meglio batterlo già quest’anno (ride)”.

Sei sulla buona strada, ma da dove nasce una stagione come questa?
Penso tutto sia partito dall’inizio del 2017 e i risultati che sono riusciti a raggiungere quest’anno fanno parte di quella crescita. La cosa sorprendente è avere vinto 8 gare, anche Mir lo ha fatto in Moto3, ma in Moto2 le moto sono praticamente tutti uguali ed eravamo abituati a vedere tanti vincitori diversi”.

Tu sei sorpreso?
Da una parte no perché lottare nelle prime posizioni era il mio obiettivo, dall'altra sì ere avere vinto così tante gare”.

Si sta avvicinando anche il momento in cui salirai per la prima volta sulla Honda MotoGP. Riesci a non pensarci?
Voglio essere sincero, non ce la faccio (ride). È difficile non pensare alla MotoGP e più si va verso la fine del campionato e più guardo i turni di prove della MotoGP con attenzione, rifletto nel letto prima di addormentarmi. Praticamente ho il mio cervello diviso tra due classi… però quando scendo in pista o entro nel box allora sono concentrato al 100% sulla Moto2”.

Ultima domanda: hai trovato dei funghi?
Nemmeno uno, per fortuna sono con un paio di amici più bravi di me (ride)”.

La cena è assicurata.

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