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Gresini: "Siamo una grande famiglia pronta a vincere"

Il patron del Gresini Racing pronto ad un 2017 di alto livello: "Nelle due classi minori cresciamo i giovani e puntiamo a fare bene, in MotoGP vogliamo progredire insieme ad Aprilia"

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Nonostante oramai sia una presenza rinomata e costante del Motomondiale, l’emozione e l’impegno di Fausto Gresini nel presentare la propria struttura sono palpabili. Si dimostra anche abile al microfono, ma soprattutto devoto a tutti coloro che hanno permesso e stanno permettendo il proseguimento del suo progetto, che da lui stesso viene spesso e volentieri denominato sogno. Con due titoli iridati da pilota ed altrettanti da team manager, l’imolese lancia il suo guanto di sfida al 2017 con cinque piloti distribuiti in tutte e tre le classi, con obbiettivi diversi ma una volontà comune, quella di essere protagonisti.

Per un altro anno il Gresini Racing è impegnato in tutte le categorie, sei sempre più una certezza del Motomondiale…

“L’unica certezza che abbiamo è il nostro impegno massiccio nelle varie cilindrate. Il team in Moto3 rappresenta la piattaforma in cui dare spazio e fiducia a dei ragazzi alle prime armi, mentre la Moto2 è un progetto nato sei anni fa con Federal Oil (il main sponsor ndr) e che ci piace molto dato che ci consente di essere protagonisti ed anche qui crescere in qualche modo i giovani come facciamo in questa stagione con Navarro. E’ un continuo progredire fino ad arrivare alla MotoGP, nella quale rappresentiamo una casa come Aprilia che si sta dando molto da fare e ha l’ambizione di essere tra le migliori case in una categoria molto complicata”.

Osservando la presentazione e non solo si avverte un senso di professionalità unito alla volontà di essere una grande famiglia...

“L’essere una famiglia è un po’ quello che vorrei. Una famiglia dove si socializza e si condividono le stesse passioni ed emozioni. Credo sia una cosa importante in un mondo come quello delle moto che non sempre regala questa sensazione”.

In Moto3 avete leggermente cambiato schema di base; non più un pilota già affermato ed uno da crescere bensì due piloti già mediamente affermati

“Credo che quello di quest’anno sia un progetto ambizioso e vincente, soprattutto la prima. Abbiamo due piloti di punta e quindi il nostro obbiettivo non può che essere stare nelle prime posizioni. Ovviamente sarà la pista a parlare, ma la nostra ambizione, che è anche la nostra forza trainante, è questa. Ci siamo rafforzati rispetto all’anno scorso e la moto è sempre di ottimo livello. Gli ingredienti ci sono tutti. Non mi pongo obbiettivi precisi, ma vedendo il team penso che la competitività non mancherà, così come i risultati”.

Passiamo alla Moto2. Porti in pista un debuttante di lusso…

“Navarro è un esordiente molto forte, che potrebbe ovviamente avere delle difficoltà iniziale ma che reputo molto forte. Noi gli siamo accanto per aiutarlo nel suo percorso di crescita con un team dotato di grande esperienza e voglia”.

Cosa ti ha colpito di più di Navarro?

“La sua determinazione, la sua voglia di crescere e la sua serenità, con l’obiettivo ben chiaro di voler fare molto bene in poco tempo. Non credo impiegherà molto tempo ad adattarsi nella nuova categoria”.

Dopo i test di Sepang non possiamo non parlare di MotoGP. Qual è il primo bilancio?

“In generale siamo soddisfatti di quello che abbiamo ottenuto. Non siamo lontani dai primi, ed anzi sette decimi dal primo sono un distacco che ci fa ben sperare. Abbiamo utilizzato una moto nuova, migliorata rispetto all’anno scorso, che ha bisogno di sviluppo e lavoro. Cerchiamo maggiore competitività, ma i primi segnali sono incoraggianti”.

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