Danny Kent, come era già successo ad Austin, ha dato dimostrazione della sua forza anche in Argentina. L’inglese ha dominato la gara, “è stato un po’ noioso a un certo punto – ha scherzato – Siamo partiti da una buona base e abbiamo lavorato bene”, arrivando sul traguardo in solitaria. Era dal 1971 che un inglese non vinceva due gare consecutive nella classe cadetta, quando sulla Suzuki 125 c’era Barry Sheene.
Kent ha allungato in classifica che ora comanda con 66 punti, 17 di vantaggio sul compagno di squadra Vazquez, oggi secondo davanti a Vinales.
Per quanto riguarda gli italiani, Antonelli è stato buttato a terra da Navarro e il migliore sotto la bandiera a scacchi è stato Fenati, protagonista in negativo nel warm up. “Nell’episodio di questa mattina ho sbagliato ma quello che è successo è stato ingigantito, non si è visto cosa mi ha fatto Ajo, ma non importa. Sono contento della gara, peccato essere partiti così indietro. La moto è migliorata ma non abbastanza”, ha detto dopo una rimonta che lo ha portato dal 34° all’8° posto. Alle sue spalle Bastianini che perde la seconda piazza in campionato, ora è 3° con 40 punti. “Sono riuscito a fare una bella gara peccato per il finale, dobbiamo solo sistemare meglio la moto”, le parole del pilota di Gresini.
LA GARA – Miguel Oliveira sfrutta la pole position e arriva in testa alla prima curva, in cui Manzi esce di pista dopo un contatto. Il pilota KTM ha però vita difficile e dopo qualche curva Antonelli è primo davanti a Vinales e Kent, intanto va a terra Rodrigo a seguito di un contatto con Herrera. Dura poco la gioia di Niccolò perché prima del traguardo viene scavalcato da Vinales, Oliveira e Kent, e poco dopo anche da Quartararo.
Fabio è scatenato, come anche il suo compagno di squadra Navarro che si giocano la prima posizione con Kent. Intanto Fenati inizia la sua rimonta dopo essere partito in ultima posizione dopo la penalizzazione del warm up.
Al quarto giro Kent incomincia a provare la fuga, mentre Oliveira sbaglia e si trova 14°. Si lancia intanto alla caccia di Kent Antonelli che traina il gruppo degli inseguitori, Bastianini è 7°, Fenati già 15°. Il gruppo è ancora molto compatto.
Colpo di scena a 17 giri dalla fine: Navarro scivola e butta giù l’incolpevole Antonelli, in quel momento 3°. Gara finita per l’italiano. Kent intanto approfitta della bagarre alle sue spalle e allunga, secondo è Vinales, Quartararo e Bastianini lottano per la terza posizione. Fenati è 14° davanti a Bagnaia e Migno.
A 15 giri dalla fine va a terra Masbou.
A 10 giri dalla fine ormai Kent ha preso il largo e ha 7 secondi di vantaggio, ma c’è un gruppo di 14 piloti che si gioca le ultime due posizioni sul podio. Della partita è Bastianini, ma anche Fenati e Bagnaia non sono distanti. Oliveira si mette a tirare, con Vinales e Vazquez alle sue spalle. La lotta è senza respiro e i cambi di posizione continui.
A 5 giri dalla fine sembrano rimasti in 9 a giocarsi il podio - Vinales, vazquez, Oliveira, Bastianini, Brad Binder, Quartararo, Fenati, Bagnaia e Ono - ma la bagarre consente a Loi, McPhee e Hanika di rientrare sul gruppo.
Impossibile tenere il conto dei sorpassi e le posizioni cambiano praticamente a ogni curva. Tutto si decide all’ultimo giro. Kent taglia il traguardo indisturbato, sul podio salgono Vazquez e Vinales. Poi: Oliveira, Brad Binder, Quartararo, Hanika, Fenati supera Bastianini ed è 8°. Gli altri italiani: 11° Bagnaia, fuori dai punti 17° Migno, 18° Manzi, 21° Ferrari, 23° Locatelli, 25° Tonucci.