Stoner: Rossi? è mancato l'impegno

Casey: "In Ducati non ha mai voluto spingersi al limite su una moto non perfetta"


Con l'annuncio del ritorno in Yamaha al fianco di Jorge Lorenzo per due anni a partire dalla prossima stagione, Valentino Rossi ha di fatto alzato bandiera bianca nella sua crociata in Ducati. La Rossa e Rossi dovevano essere la coppia del secolo, ma il sogno si è trasformato in un incubo – al momento, il bilancio parla di 2 podi e nessuna vittoria. Meglio quindi darsi una svegliata, approfittando dello spirito di Ferragosto per tirarsi un freddo gavettone, e annunciare anzitempo la fine del rapporto.

La Rossa, si sa, è una ragazza difficile ed esigente. Solo un fidanzato, Casey Stoner, è riuscito a gestirla negli ultimi anni, portandola sul gradino più alto del podio in 23 occasioni e vincendo il titolo iridato nel 2007. Anche nel suo caso il rapporto soffrì di tensioni, soprattutto con la famiglia della Desmosedici, presumibilmente rea di non aver riconosciuto interamente i meriti dell'australiano. Quest'ultimo, a 8 Gran Premi dal ritiro, ha così commentato sulle righe di Ten Sport la notizia dell'addio di Rossi a Ducati: "Burgess diceva di poter sistemare i problemi della moto in 80 secondi, ma in due anni non hanno fatto progressi. Sono stati costretti a rimangiarsi quello che avevano detto fin dal primo giorno".

Stoner ha rincarato la dose dando la sua personale opinione sull'operato del 'Dottore', incapace di curare i mali della moto italiana.

"È chiaro che Valentino non vuole spingere al limite su una moto non perfettamente a posto, lo ha ammesso lui stesso – ha detto – Evidentemente non vuole impegnarsi con la Ducati. Mi dispiace per la casa, perché Rossi non ha fatto altro che lamentarsi della moto per due anni. Ma la gente ancora lo perdona".

 

Articoli che potrebbero interessarti