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Euro 4 al via, ok dal Parlamento Europeo

Confermato anche l'ABS obbligatorio a partire dal 2016

Moto - News: Euro 4 al via, ok dal Parlamento Europeo

L’Europa dell’automotive va ancora, purtroppo, a due marce… Ancora oggi, nel 2012, dobbiamo purtroppo riscontrare che i motoveicoli hanno un interesse per le istituzioni secondario rispetto alle auto, e lo testimonia il fatto che negli ultimi anni le normative sulle automobili sono evolute tantissimo, mentre quelle sulle moto sono rimaste pressoché ferme…
Dopo due anni di dibattiti, però, finalmente il Parlamento Europeo è riuscito a trovare un accordo in merito alle omologazioni delle moto dei prossimi anni con delle importanti novità.
Lo scorso 20 novembre, quindi, con 643 voti a favore, 16 contrari e 18 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato il regolamento relativo all'omologazione e sorveglianza del mercato delle due e tre ruote e dei quadricicli.

L’approvazione arriva due anni dopo la pubblicazione della proposta da parte della Commissione europea, e il voto ha approvato un testo di compromesso volto a semplificare le scadenze cercando di dare ai produttori il tempo necessario ad aggiornare le proprie linee di prodotto in un contesto economico particolarmente difficile. Per consentire un accordo in prima lettura, il nuovo regolamento deve ancora essere formalmente approvato dagli Stati membri dell'UE.

INQUINAMENTO: EURO 4 IN ARRIVO NEL 2016
Il regolamento attuale delle normative sugli inquinanti è fermo all’Euro 2 per i ciclomotori e all’Euro 3 per i motocicli. Nel frattempo le auto stanno già parlando di Euro 6 e di conseguenza l’Unione Europea ha emanato un regolamento volto a unificare le regole entro il 2020.
Il dettaglio delle normative è il seguente:
- Ciclomotori: per i cinquantini vengono imposte la velocità massima a 45 km/h, e la potenza massima a 4 kW. Nel 2014 verrà introdotta la normativa Euro 3, nel 2017 la Euro4 (con test di durata a 11.000 km) e nel 2020 la Euro 5 (sempre con prove di affidabilità di 11.000 km).

- Motocicli A1 – 125 cc: potenza massima confermata in 11 kW, e rapporto peso/potenza massimo di 0,1 kW/kg. Per le 125, la norma Euro 4 entrerà in vigore nel 2016 e la Euro 5 nel 2020 (entrambe con test di durata a 20.000 km).

- Motocicli A2 e A3: per le moto di media potenza (A2), vanno in vigore le norme già discusse in passato, e quindi: potenza massima 35 kW con motore non derivato da uno di potenza superiore al doppio di quella di omologazione e rapporto potenza/peso non maggiore di 0,2 kW/kg. Per queste moto, insieme a quelle a potenza libera (le A3), le norme Euro 4 entreranno in vigore nel 2016 e le Euro 5 nel 2020.

- Motocicli Trial (AxT) ed Enduro (AxE): per quelle motociclette per le quali non sarebbe possibile rispettare non tanto i valori di emissioni, ma le lunghezze dei test di omologazione, l’Unione Europea ha ratificato dei chilometraggi inferiori. In ambo i casi cilindrata e potenza debbono ricadere nei modelli A1, A2 e A3 stradali, ma il chilometraggio viene ridotto per le Trial a 5.500 km e per le Enduro a 11.000 km. (ovviamente stiamo parlando di Enduro specialistiche).

ABS OBBLIGATORIO DAL 2016

Se ne è tanto parlato, e fortunatamente molte aziende hanno già risposto positivamente e stanno introducendo l’Abs su tutta la gamma, ma finalmente arriva l’ufficialità del Parlamento Europeo. Dal 1 gennaio 2016, tutti i motocicli di cilindrata superiore a 125 cc dovranno adottare l’ABS. Per i motoveicoli di cilindrata inferiore o uguale a 125 cc i costruttori hanno chiesto e ottenuto di poter montare solo un sistema di frenata combinata anziché un ABS.

VIA IL TETTO DEI 100 CAVALLI IN FRANCIA

L’unificazione delle nuove norme di omologazione delle motociclette significa che esse devono valere per tutta Europa e di conseguenza anche le moto A3 saranno omologate in Francia. Ciò significa che questo paese, l’unico a non consentire fino ad ora l’immatricolazione di motociclette di potenza superiore a 74 kW, dovrà omologarsi e quindi per la felicità degli smanettoni francesi, libero spazio alle superpotenze.

NORME ANTIELABORAZIONI

Il testo firmato dal Parlamento Europeo prevede anche delle norme antimanomissione. La prima stesura del protocollo prevedeva che queste norme fossero estese a tutte le tipologie di moto, mentre alla fine dei dibattiti ha prevalso il buonsenso e di conseguenza le motociclette a potenza libera (le A3) non saranno dotate di questi sistemi (del resto… se sono a potenza libera…).
La norma prevede, invece, che vengano adottati dispositivi antimanomissione sulle moto delle categorie A1 e A2, anche se nel testo non viene specificato di che genere di dispositivi si tratta.

ARRIVA L’OBD2? SORRIDONO I MECCANICI
Il testo delle nuove regole di omologazione prevede anche delle importanti normative che interesseranno le officine di riparazione. Le Case saranno obbligate a rendere disponibili i manuali tecnici d’officina completi anche ai meccanici esterni alla rete ufficiale. Oltre a ciò le nuove motociclette dovranno adottare una presa di diagnosi unificata a partire dal 2016,e ciò dovrebbe permettere un notevole risparmio economico ai meccanici oggi costretti ad acquistare costose valigette di cavi se vogliono lavorare su marche diverse.

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