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EICMA Custom 2011: le Special più belle viste a Milano

Buono il successo della prima edizione di Eicma Custom

Moto - News: EICMA Custom 2011: le Special più belle viste a Milano

Va detto, il salone della moto di Milano ha un grande pregio, quello di evolversi continuamente per andare incontro ai gusti di tutti gli appassionati: ogni anno c’è qualcosa di nuovo, qualcosa che mancava e che serve a stimolare i motociclisti di ogni credo e tipologia. Nel 2011 Eicma si rinnova con Green Planet e le due ruote ecologiche (evento già proposto nel 2010) ma soprattutto con una Custom Area molto vasta e ricca di nomi importanti per quanto riguarda la sfera di moto personalizzate, special e tutto quello che ne segue. "Eicma Custom", oltre a presentare esercizi di stile sulle due ruote, ha portato sulla scena decoratori di parti in acciaio, maestri del pinstriping e specialisti del colore con bellissimi esempi di caschi e serbatoi personalizzati.

PREMIATA LA "UNION" DI ABNORMAL CYCLES
L’intento di Eicma era quello di avvicinare il più possibile un pubblico vasto ed eterogeneo come quello del salone al movimento custom: la cosa sembra essere riuscita visto l’afflusso di visitatori all’area. Il culmine è stato sabato quando, come in ogni evento nel suo genere che si rispetti, è stata premiata la migliore preparazione. I vincitori sono stati i ragazzi brianzoli di Abnormal Cycles, veri mattatori della scena avendo già portato a casa un trofeo dai recenti campionati internazionali di Sturgis con lo stesso mezzo, un sidecar su base Harley del 1942, l’Union, perfetto mix tra steampunk ed art deco.

Partendo da loro curiosiamo un po’ tra i vari "ferri" che gli stilisti dell’acciaio ci hanno proposto in questa settimana. Oltre al sidecar Union, Abnormal ha portato una bellissima cafè racer su base Nightster 1200 cc, la Ton Up, veramente ben riuscita. Tutti i crismi del mezzo da rocker sono rispettati: sella monoposto, semimanubri, soffietti sulle forcelle, collettori fasciati ed in più l’originalità di avere tra le mani non la solita Triumph ma una possente HD verde metallizzata con tutta la coppia motrice che ne consegue.

Asso Special Bike si è presentato con una serie di dragster con motore Revtech 1700 cc e telaio in alluminio costruito internamente ad hoc. Anche questa realizzazione è passata da Sturgis, giusto per sottolineare che il Bike Show milanese è stata una manifestazione di alto livello.

Il veronese Nicola Martini, un altro big delle trasformazioni, ha portato a Milano due vecchie conoscenze su base Triumph: la Shorty, una dirt track su base Bonneville e la Charlie con motore a 3 cilindri 900 di una vecchia Trident. In concorso invece c’erano due altri suoi modelli inediti, entrambi al sapore di caffè, stavolta italiano.
Da una vecchia Guzzi Nevada Nicola ha estratto questa semplice cafè che presenta accorgimenti geniali, come il riposizionamento della batteria nella parte inferiore, per permettere di legare il casco sotto sella. Uno scooter perfetto la Northern Circular. Il resto è "accademia" delle motociclette coi semimanubri, precisa, semplice ed insolita.
Mr Martini però, vuole esagerare e ci propone un’altra italiana spogliata di tutto al punto da renderla quasi irriconoscibile. E’ principalmente grazie al forcellone monobraccio ed alla scritta sul fianco che si riconosce la 1098R base per quest’altra naked di sapore retro. La motocicletta è stata completamente smontata per riverniciare il telaio a traliccio, al posto delle carene sono stati montati due pannelli laterali in materiale composito. I due fianchetti sono la base per il montaggio eventuale di una semicarena - sempre in materiale composito - che permetterà l’utilizzo della Ducatona sia come naked sia come carenata. Un mix ben riuscito di elementi old style con componenti hi-tech.

Ennesimo nome importante presente è Roberto Totti, customizer dal 1973, che ha presentato un Ducati Monster 600 in configurazione cafè racer e l’inquietante "Gran Ferro", un incrocio surreale tra una motocicletta, un automobile ed una bicicletta.

Degni di nota sono i bresciani di Classic Farm Motorcycles con un’operazione nostalgia su base Royal Enfield 500: il ritorno della Taurus G28, realizzata artigianalmente e completamente personalizzabile fino alla scelta del motore.
Il plotone dei customizer italiani viene completato poi da Garage 65 che presenta un’altra creazione che ha appoggiato le proprie gomme a Sturgis, l’impressionante Stargate, già Best in Show al Motor bike Expo 2011; da Neroopaco con bobber e custom su base Harley Davidson (ma con il tocco italiano con un serbatoio Ducati assolutamente vintage) e da Dino Romano con le sue Triumph.

A proposito di Triumph, la Street Triple presente al Bike Show è stata preparata direttamente dai ragazzi dell’Ace Cafè di Londra. Un superclassico dalle forme attuali. Interessante lo sguardo non più bifaro ma col classico "padellone", livrea simil-alluminio spazzolato con immancabile banda a scacchi. Come dire, riconoscersi al primo sguardo.
Quella dell’Ace era una delle rare moto straniere in questa rassegna, la maggioranza dei preparatori infatti proveniva dall’Italia, un po’ pochino in rapporto al numero di visitatori.

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