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MotoGP, Polveriera Ducati: 8 galli e 16 Mondiali in un pollaio ad alto rischio

Nelle ultime settimane non sono mancati gli scontri fra i piloti in rosso (Bezzecchi ha attaccato Marquez e Martin Bastianini): si prospetta un 2024 incandescente

MotoGP: Polveriera Ducati: 8 galli e 16 Mondiali in un pollaio ad alto rischio

Due galli in un pollaio possono essere un problema, ma in quello Ducati nel 2024 non ci saranno galline. Anzi ben 8 galli, tutti pronti a essere il numero 1 a fine stagione. Non ha nemmeno senso parlare di dream team, perché avremo a che fare con un’armata, se poi sarà invincibile lo dirà il tempo. Quello che è certo è che ci sarà una concentrazione di titoli mondiali da fare girare la testa: 16 facendo un rapido calcolo, con i soli Bezzecchi e Di Giannantonio a non avere mai agguantato l’iride, mentre Alex Marquez è l’unico a non avere ancora vinto una gara in MotoGP.

Insomma, le stelle non mancano nel cielo di Borgo Panigale, come i rischi che entrino in collisione nelle loro traiettorie. Se Ducati ha piazzato tre suoi piloti davanti a tutti quest’anno, non c’è ragione perché non possa farlo anche il prossimo (rivali permettendo) e logicamente a vincere sarà solo uno.

Così, l’arrivo di Marc Marquez in ‘famiglia’ è già stato visto come un elemento destabilizzante e lo stesso Gigi Dall’Igna ha più volte sottolineato che “dovremo essere bravi a gestire la situazione”. Certo, se il maggior problema di Ducati è quello di avere troppi piloti veloci, non ci si può lamentare più di tanto, ma allo stesso tempo bisognerà fare attenzione al fuoco amico. Anche perché, nelle ultime settimane si sono già accese le prime scintille. 

Se la lotta iridata fra Bagnaia e Martin si è svolta nel segno del fair play, ci sono stati altri scontri. Quello in pista fra Marquez e Bezzecchi nell’ultima gara di Valencia si è poi trascinato anche nelle ore successive, con il pilota italiano che non ha risparmiato parole dure nei confronti dello spagnolo, reo di averlo buttato a terra. Marc ha scelto la saggezza per rispondergli, ma chissà se la ruggine fra i due scomparirà durante l’inverno.

La querelle Italia contro Spagna è passata poi nel confronto fra Martin e Bastianini, che si era acceso già lo scorso anno quando si era dovuto scegliere chi sarebbe passato nel team ufficiale. L’aveva avuta vinta Enea, ma a Jorge non era andata giù. È stato lui stesso a dire che aveva pronta una tuta nera per i test di Valencia nel caso avesse ricevuto una promozione all’ultimo minuto e non aveva negato la sua insofferenza quando non c’era stata. “Non so più cosa fare per convincere Ducati” il riassunto del suo pensiero. Poi, nei giorni successivi, Martin aveva attaccato direttamente Bastianini sui media spagnoli: “meritavo io il posto nella squadra ufficiale, Enea ha vinto una gara con una pressione di gomme irregolari”. Come del resto aveva fatto anche Jorge in Thailandia, va detto.

Sia come sia, il clima si è scaldato ed Enea ha assicurato che risponderà in pista all’avversario. La bontà natalizia non sembra avere toccato tutti i piloti e non potrebbe essere altrimenti perché - con il rinnovo di Bagnaia praticamente scontato - quel secondo posto in rossa fa gola a tutti. Si può pensare a cambiare aria, ma al momento il sogno di ogni pilota è la prima squadra di Borgo Panigale, su questo non ci sono dubbi.

Così, prima ancora di pensare al Mondiale, tutti dovranno pensare al loro futuro e non ci sono solo Bastianini e Martini in lizza. Marc Marquez non può essere escluso, ma nemmeno Bezzecchi e - perché no? - Morbidelli che vuole rilanciarsi sulla moto bolognese.

Ora che la Ducati non sembra più avere avversari in pista, dovrà tenere sotto controllo la rivalità interna. Basta una scintilla per scatenare un incendio, Dall'Igna e i suoi uomini dovranno essere anche degli ottimi pompieri.

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