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MotoGP, Espargaro: "La Ducati pareva di un altro pianeta, ma ora siamo vicini"

"Non so se potremo giocarci il titolo, però non siamo lontani. Guardo i dati di Vinales? Bisogna lavorare in sinergia. Savadori? Se i pezzi che sta usando funzionano, li proveremo anche noi"

MotoGP: Espargaro:

Quarto in mattinata e poi settimo al pomeriggio, Aleix Espargaro ha  concluso la prima giornata di azione a Jerez de La Frontera portando a termine l’obiettivo prefissato, quello di essere fisso in top 10.

Non sempre inserirsi tra i primi dieci equivale ad essere stati veloci, oggi invece sono contento perché con la gomma media mi sono rivelato uno dei più rapidi del gruppo. Inoltre il passo non è stato male neppure con le soft. Forse non sono stato perfetto sul giro veloce, ma nel complesso è andata bene e mi sono sentito di nuovo competitivo”, ha dichiarato.

L’Aprilia nelle mani del pilota di Granollers ha dato la sensazione di essere molto stabile nelle curve 11 e 12. “Sì, sono i punti in cui faccio la differenza. Riesco ad essere fluido e rilasciare il freno anteriore. Anche la 5 mi vede particolarmente competitivo. Devo dire che amo quel genere di cambi di direzione. Penso che qui, a Le Mans, al Mugello e a Barcellona ci sarà da divertirsi avendo caratteristiche simili”, ha ammesso.

Vinales in stato di grazia può essere un esempio da seguire?

Anche ad Aragon al debutto di Maverick sulla RS-GP e nonostante fossi  stato  un secondo al giro più veloce, guardai i suoi dati, perché c’è sempre un’area in cui si può migliorare. Il bello di questa squadra è che le informazioni sono fruibili, i due lati del box sono in ottimi rapporti e c’è molto dialogo. Se come spero che avvenga quest’anno, saremo in lotta per il titolo è meglio lavorare assieme”.

Dopo aver nicchiato sulle novità provate al mattino ha commentato: “Fino ad un paio di mesi fa Ducati sembrava di un altro pianeta, ma ora noi come team siamo molto più vicini. Non sappiamo ancora se il nostro potenziale sia sufficiente per lottare per il Mondiale, però non siamo molto lontani. Oggi è stato strano non vedere nessuna KTM davanti, ma è ancora presto. Loro poi su questo tracciato hanno provato molte volte e raccolto parecchi dati”.

Con le temperature più basse cosa ci sarà da aspettarsi?

Spero che possa essere d’aiuto per avere due gara movimentate perché questo circuito se lo merita. Noi stiamo cercando di trovare il modo di gestire al meglio la pressione e la temperatura degli pneumatici attraverso alcune componenti nuove e pare stia funzionando. La presenza di Savadori avrà un peso? Non proprio, lui sta provando diverse novità. Se daranno esito positivo le proveremo pure noi ufficiali lunedì”, ha concluso.

 

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