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MotoGP, Di Giannantonio: “Fossi partito meglio avrei potuto prendere Acosta e Marquez”

“Peccato per il via: ho fatto come stamani, ma sono stato il peggiore tra le Ducati. L’aspetto determinante di questa GP25 è l’anteriore, non ti offre una sensazione sincera"

MotoGP: Di Giannantonio: “Fossi partito meglio avrei potuto prendere Acosta e Marquez”

Il sabato di Valencia ci ha regalato un Fabio Di Giannantonio sorridente. Il portacolori Pertamina VR46 ha chiuso infatti in terza posizione la Sprint del pomeriggio, avendo la meglio sull’Aprilia di Raul Fernandez.

Da una parte c’è la soddisfazione, dall’altra invece non manca il rammarico, perché forse si poteva arrivare anche più avanti. Fabio però avrà presto l’occasione per riprovarci, il Gran Premio che chiude la stagione è dietro l'angolo e la possibilità di togliersi una bella soddisfazione è a portata di mano. 

“Peccato per la partenza, ma è stata una gara positiva – ha detto Fabio – al via ho questa incostanza che persiste e stiamo cercando di migliorare e risolvere il tutto con la Ducati. Dentro di me volevo però fare il podio per scusarmi con la squadra e alla fine ce l’ho fatta”.

Come spieghi le difficoltà in partenza?
“Purtroppo la procedura di partenza è inconsistente con la fiducia che ho e stiamo cercando di lavorare. Ho perso alcune posizioni ed è stato difficile poi rimanere lì. Penso comunque sia stato un bello spettacolo, dato che gli appassionati hanno potuto vedere diversi sorpassi”.

C’è un qualcosa di particolare che incide?
“Diciamo che ci sono alcune componenti, di cui però non posso parlare. Alla fine dobbiamo soltanto lavorare per fare una migliore preparazione in fase di partenza. Non dipende da come rilascio la frizione, se meglio o peggio. Oggi pomeriggio ho fatto esattamente come stamattina, soltanto lì sono stato il migliore, mentre nella Sprint il peggiore tra i piloti Ducati”.

Questa stagione è stata molto su e giù per te: come mai?
“L’anteriore come sempre è il punto cruciale. Questa configurazione della GP25 non ti offre una sensazione sincera. Quando sei veloce in modo naturale è più facile, quando invece hai bisogno di ricercare la velocità diventa più complicato e diventi più lento”.   

Qui a Valencia abbiamo visto un bel confronto con Raul…
“Devo dire che la sfida con Raul è stata bella e corretta, anche se dura. Il mio primo attacco non è andato a buon fine e se fossi riuscito a concluderlo, avrei provato ad andare a prendere sia Pedro che Alex, dato che ne avevo più di loro”.

Al via però hai faticato…
“A metà gara ho guadagnato qualche decimo, staccandomi dal gruppo e mettendomi fuori scia. All’inizio, provando ad attaccare, la pressione delle gomme si alzava e faticavo a frenare forte”.

Cosa ti aspetti per domani?
“Vediamo, prima partiamo bene, poi vediamo”.

Tra i piloti con cui hai dovuto confrontarti c’era anche Quartararo…
“Fabio è un fantastico staccatore. All’inizio era super forte, ma poi alla fine non è riuscito a essere così competitivo. Penso che il livello dei piloti sia molto simile in questa MotoGP ed è difficile sorpassare”.

Pensi che dipenda solo dal pilota o anche dalla pista?
“Raul ha fatto un grande lavoro, aveva un bel passo, purtroppo il layout offre una sola linea e non è semplice. Inoltre se non riesci a chiudere al primo attacco, diventa poi complicato una volta che sei dietro”.

fotocredit: Pierluca Brunetti

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