Alex Marquez archivia un weekend potenzialmente difficile mettendoci una pezza e conquistando un podio che vale quanto una vittoria, specialmente in ottica di classifica di campionato. Il vantaggio sugli inseguitori per il secondo posto in classifica sale, 88 le distanze da Bagnaia, 108 quelle da Bezzecchi, entrambi fuori dai giochi nella domenica di Mandalika. A completare il weekend positivo anche la proverbiale ciliegina sulla torta, con l'arrivo della prima vittoria del rookie e compagno di squadra Aldeguer, con cui lo spagnolo ha condiviso il podio.
"Sono contento, la gara non era iniziata nel migliore dei modi - racconta Alex - non ho ingaggiato il dispositivo anteriore, ma per fortuna la partenza è stata buona. Ho cercato di essere costante e non commettere errori, a un certo punto il podio era lontano ma poi sono riuscito a raggiungere il gruppo di testa. Ho raggiunto le Yamaha che montavano una morbida, ma poi ho iniziato a compiere dei bei sorpassi ed anche le sensazioni in pista miglioravano".
E' stata una gara difficile da gestire.
"E' stata una rimonta sicuramente divertente da fuori, da dentro stupenda perchè non era facile sorpassare, bisognava calcolare tutto molto bene, ho dovuto correre gestendo tutte le difficoltà. Purtroppo negli ultimi due giri Acosta era più veloce, è stata una gara di sopravvivenza dura e pura. E' un bel risultato conquistare il podio dopo esser partito dalla P7. E' stato un buon weekend, lo scorso anno avevamo sofferto molto e qui avevo avuto uno dei miei momenti peggiori quindi sono soddisfatto".
In ottica di campionato hai allungato le distanze. Ora sei a 88 punti da Pecco, 108 da Bezzecchi.
"Possiamo scappare si, ma come abbiamo visto le gare cambiano da un giorno all'altro e ci si mette poco a commettere un errore. Ma sono cose che succedono, quindi bisogna mantenere la concentrazione ed evitare di sbagliare, perchè in questo minicampionato sarà difficile scappare".
Hai avuto modo di vedere Marc?
"No, ora andrò a vedere come sta. La sua caduta è stata abbastanza chiara, ma ad alte velocità l'istinto del pilota è quello di mettere le braccia al suolo per fermarsi. Quando Marc è finito nella ghiaia si è visto chiaramente che c'era uno scalone lì, e che bisogna evitare. Bisogna stare attenti in questi punti, alla fine si tratta di piccole cose, ma d'altronde ogni fine settimana siamo in un circuito diverso ed è difficile avere tutto sotto controllo".
In un weekend così disastroso per Ducati in generale, cos'ha Gresini di diverso?
"Il metodo di lavoro. Anche loro lo hanno è chiaro, ma alla fine ci sono giorni in cui riesce meglio agli uni o agli altri. A volte lavori e non c'è ricompensa, questo fine settimana c'è stata".
In questo weekend Aldeguer aveva qualcosa in più, cosa ci puoi dire?
"Sicuramente riusciva a sfruttare bene le gomme, ad essere molto veloce in curva. Credo che il suo stile di guida naturale sia perfetto per questo circuito ed ha fatto la differenza rispetto alle altre Ducati. Ha fatto un lavoro migliore di noi ed è riuscito a guidare in modo più libero. E' stato più veloce di noi ma è stato un ottimo riferimento cui guardare in questo weekend per migliorare".
Ha conquistato la sua prima vittoria nel suo anno da rookie.
"Se la merita, ha fatto un gran fine di settimana. Avevamo già visto delle ottime prestazioni in altre gare ma mancava una qualifica dalla prima fila. Con quella cambiano molto le gare. Qui l'ha ottenuta, non ha commesso errori ed è riuscito a ottenere il risultato".





