In Spagna, solo due piloti hanno conquistato più titoli mondiali di Jorge Lorenzo: Ángel Nieto (12+1) e Marc Márquez. Il pilota delle Baleari ha lasciato l'élite del motociclismo con cinque titoli all'attivo (2 in 250cc e 3 in MotoGP), un palmarès luminoso che include 68 vittorie. E, soprattutto, è stato l’unico in grado di sfidare e battere Marc Márquez nella sua epoca d'oro, quando il numero 93 sembrava inavvicinabile.
Oggi, Lorenzo si dedica all’analisi della MotoGP, e nel podcast Mig Babol di Andrea Migno ha rilasciato dichiarazioni a effetto. Con il suo inconfondibile stile, diretto e pungente, ha rivendicato il suo posto nella storia: "perdonatemi se lo dico, ma sono l’unico ad aver battuto tutti quei mostri sacri in un campionato mondiale. Non dico di essere il migliore di sempre, ma certamente l’unico ad aver vinto un titolo contro Valentino Rossi, Casey Stoner, Dani Pedrosa e Marc Márquez. Rossi non ha sconfitto Márquez e Stoner, e non ha gareggiato contro Marc, mentre Pedrosa non ha mai vinto un mondiale", afferma con orgoglio il cinque volte campione.
Márquez: "Una forza della natura, ma la sua audacia può tradirlo
Lorenzo non si risparmia neppure sull’attuale dominatore della MotoGP. Marc Márquez, infatti, si presenta alla pausa estiva come leader incontrastato, con 120 punti di vantaggio sul fratello Álex e 168 su Pecco Bagnaia. Ex compagno di squadra alla Repsol Honda, Lorenzo conosce bene il fenomeno di Cervera: "Marc è una forza della natura. Fisicamente è potentissimo, ha riflessi incredibili e, soprattutto, è il pilota che teme meno le cadute o gli infortuni. È fortissimo in curva a sinistra, una cosa non da tutti. Ma il suo punto debole è proprio quello che lo ha reso così forte: l’assenza di paura. In passato ha commesso errori per questo motivo, e potrebbe pagarne ancora le conseguenze. A meno di una disgrazia, però, vincerà il titolo 2025. Possiamo quasi già incidere il suo nome sulla coppa".
La difesa di Bagnaia: "Per lui serve la moto perfetta"
Il principale rivale di Márquez avrebbe dovuto essere Pecco Bagnaia, ma l'ex campione del mondo fatica a trovare il feeling con la Ducati GP25. "Pecco ha bisogno di aderenza all’anteriore, e quando non la sente, soffre molto. Marc, invece, non ha bisogno di una moto perfetta per andare forte - spiega Lorenzo - Ma non lo abbandona: "Mi piace Pecco perché non molla mai, e per questo lo difendo. È un piloto impeccabile, ma ha bisogno che tutto sia al posto giusto per esprimersi al massimo".





