Dieci anni di attività sportiva con la Yamaha R1 nei maggiori campionati nazionali e internazionali dedicati alle derivate di serie: è questo il traguardo che il team MotoXRacing ha festeggiato lo scorso fine settimana all’Autodromo “Piero Taruffi” di Vallelunga. Nelle giornate del 05 e 06 luglio, il circuito alle porte di Roma è stato invaso da un fiume blu di ben 120 Yamaha YZF-R1, dai modelli del 1998 sino a quelli più attuali del 2025. In un vero e proprio raduno ufficiale riservato ai possessori dell’iconica moto realizzata dalla Casa dei Tre Diapason, scesi in pista divisi in due gruppi in base alla loro esperienza di guida.
Un evento unico, a numero chiuso per ragioni organizzative e di sicurezza, che ha avuto come apripista i due piloti schierati nel Mondiale Superbike dalla squadra di Sandro Carusi: Bahattin Sofuoglu e il suo nuovo compagno di box, Michael Ruben Rinaldi. Le alte temperature registrate in questa calda estate non hanno impedito ai partecipanti di godere appieno di questa esperienza. In cui non sono mancati momenti di incontro e di ristoro nell’hospitality del team MotoXRacing e la celebrazione dei 10 anni della squadra con la Yamaha R1.
“Si chiude un evento che porteremo a lungo nel cuore” ha commentato il Team Principal Sandro Carusi, ideatore e realizzatore dell’evento: “Due giornate intense nelle quali passato, presente e futuro si sono incontrati nel nome della passione. Rivedere in pista tutti i modelli che hanno segnato la storia della Yamaha R1 è stato qualcosa di unico. Per noi, è stato come sfogliare l’album dei ricordi, rivivendo ogni tappa del nostro percorso, con il rombo dei motori a fare da colonna sonora. Ci abbiamo messo il massimo impegno per dare vita a questo evento, curando ogni dettaglio con passione e dedizione. Un grazie speciale va a Yamaha per il supporto e la fiducia che ci hanno permesso di trasformare questa visione in realtà. Ringrazio inoltre Bridgestone, Papa Moto, Antop e Tocca Racing partner del nostro evento, ed infine un grande grazie alla community, che si conferma ogni volta il cuore pulsante di tutto questo. Non è solo motociclismo. È un legame che ci unisce e ci fa sentire parte di qualcosa di grande”.






