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Moreira trova ad Assen la prima vittoria in Moto2. 2° Canet e 3° Gonzalez

Prima affermazione in Moto2 per il Brasile. Canet dietro per 56 millesimi dopo aver condotto la gara dal secondo giro. Ultimo gradino del podio per Manuel Gonzalez, che vede ridursi a 5 punti la sua leadership in Campionato. Gli italiani: 11° Vietti e 13° Arbolino

Moto2: Moreira trova ad Assen la prima vittoria in Moto2. 2° Canet e 3° Gonzalez

Tra le vaste pianure dei Paesi Bassi, nella Cattedeale della velocità, quest’oggi in Moto2 si issa la bandiera verde-oro di Diogo Moreira. Il pilota del team Italtrans, dopo numerose prestazioni di livello e tre pole position consecutive, ancora non coronate dalla soddisfazione massima, riesce finalmente ad imporre per 56 millesimi la sua prima affermazione e a portare per la prima volta nella storia il Brasile sul gradino più alto della classe intermedia nata nel 2010.

Il trionfo è arrivato al culmine di una lotta fra nervi con Aron Canet, che al penultimo passaggio, dopo aver ininterrottamente guidato la gara dal secondo giro in poi, commette un lungo, forse volontario, permettendo così a Moreira di scavalcarlo senza troppa fatica. Se la strategia del pilota Fantic era stata pensata con l’intenzione di ritrovarsi all’ultimo giro in posizione d’attacco anziché di difesa, questa non ha funzionato, perché Moreira è subito riuscito a mettere tra sé e il rivale 3 irrecuperabili decimi, una distanza piccola, ma troppo ampia per tentare il sorpasso. Dopo il crudo duello consumatosi al Mugello proprio con Canet, per invertirne l’esito allora sfavorevole, Moreira ha invece sfruttato al meglio una strategia d’attesa, studiando il rivale e non attaccandolo durante le fasi centrali di gara pur avendo nel polso una velocità apparentemente superiore, in special modo nei tratti più scorrevoli e veloci della pista.

Nonostante l’amarezza per la vittoria sfumata, il pilota spagnolo può comunque festeggiare il suo 50° podio mondiale, ma soprattutto un secondo posto che gli permette di rosicchiare 4 punti a Manuel Gonzalez, che termina la gara olandese sul gradino più basso del podio e vede il suo vantaggio scendere a soli 5 lunghezze. Per Manugass una corsa al di sotto delle aspettative dato il passo gara che aveva fatto vedere nelle prove libere. Il leader del mondiale ha stampato il giro veloce di gara, ma scivolato in ottava posizione a causa di una partenza non azzeccatissima ha dovuto rimontare facendo fatica a dare costanza e sostanza al suo ritmo.

Subito ai piedi del podio è transitata la prima delle Boscuscuro, quella di Jake Dixon. Per il pilota inglese, che ha preceduto il duo dell’American Racing Team formato da Joe Roberts e Marcos Ramirez, 5° e 6°, arriva con questo quarto posto la miglior prestazione fatta registrare dopo la vittoria nella seconda gara di Austin.

Non è stato ai livelli dell’argento conquistato in Italia Albert Arenas, che comunque piazza ad Assen una onorevole prestazione da settima posizione davanti ad Alonso Lopez, che con la Boscoscuro del team MSI chiude ottavo dopo il brutto contatto di ieri con Filip Salac (ritirato) che compromettendone la qualifica lo aveva costretto a scattare dalla diciottesima piazza.

Prima di trovare il rookie Daniel Holgado a concludere la top10, sfila 9°  l’australiano Senna Agius, che a sua volta precede il migliore degli italiani, Celestino Vietti. In mezzo tra lui e Tony Arbolino, 13°, il pilota Idrofoglia Racing GP Zonta Van den Goordbergh. Ultimo classificato, in diciassettesima posizione, la Wild Card Eric Fernandez, subentrato a Sergio Garcia nel tema MSI.

I soli 17 piloti all’arrivo sono chiaramente sintono di una gara tempestata dalle cadute. Tra i non classificati figurano infatti Ivan Ortola, che era ottavo mentre cercava il suo miglior risultato di categoria dopo aver segnato il secondo tempo in qualifica, e Deniz Oncu, per il quale le possibilità di venire confermato dal team KTM Ajo diventano remote. Ritiro anche per Filip Salac, troppo il dolore dopo il botto di ieri con Alonso Lopez. Infine, tutti a provare la ghiaia di Assen: Izan Guevara, David Alonso, caduto all’ultima chicane del terzo giro, Binder, Huertas, Baltus e gli asiatici Kunii e Atiratphuvapat.

La classifica

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