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MotoGP, Baciati dalla sfortuna: i veri protagonisti e i loro doppi nell'incredibile Silverstone

Quartararo ha dominato ma è stato fermato da una rottura inusuale consentendo a Bezzecchi di centrare il primo successo con l'Aprilia, Secondo posto meritato per Zarco e terzo posto fortunato per Marc Marquez. Giornata no per Ducati con Bagnaia di nuovo in terra

MotoGP: Baciati dalla sfortuna: i veri protagonisti e i loro doppi nell'incredibile Silverstone

La fortuna si è divertita a giocare durante il Gran Premio di Silverstone. Come sempre, nelle corse, la dea bendata ha sempre due facce, così il momento nero di Fabio Quartararo, fuori gara dopo 11 giri al comando per la rottura dell’abbassatore, mentre aveva quattro secondi e mezzo di vantaggio su Marco Bezzecchi, vista allo specchio si è trasformata nel momento magico di Bez e dell’Aprilia che non vinceva da Austin 2024, con Vinales.

Per la seconda volta consecutiva è stato interrotto il dominio della Ducati, solo terza con Marquez in Inghilterra, superata anche dalla Honda di uno straordinariamente efficace Johann Zarco. Ma è stato un Gran Premio fortunato quello del leader del mondiale, visto che nella prima partenza, interrotta con bandiera rossa al terzo giro per olio in pista, era scivolato, come il fratello Alex prima di lui, del resto.

Poteva essere un disastro per entrambi, invece come da regolamento la gara è ripartita da zero, così i fratelli hanno potuto continuare il loro duello in famiglia nel quale, questa volta, si è inserito Franco Morbidelli che ha insidiato il podio dell’otto volte iridato perdendolo solo in volata.

C’è da domandarsi, a questo punto, quale è il problema sofferto dai ducatisti sulla pista inglese visto anche che i due migliori giri veloci in gara sono stati quelli di Marco Bezzecchi e Fabio Quartararo. E’ indubbio, infatti, che nei veloci curvoni di Silverstone la GP25 abbia sofferto. Le cadute di Marquez, all’inizio e di Bagnaia poi, sono un campanello d’allarme, anche se è inevitabile che col proseguo del campionato le Case che dispongono di concessioni rispetto a Borgo Panigale, miglioreranno ancora.

Non è detto dunque - questo era il nostro pensiero iniziale - che il dominio delle Desmosedici prosegua, non solo nel 2025, ma soprattutto l’anno prossimo, nel 2026, quando Honda e Yamaha avranno approfittato fino in fondo delle maggiori possibilità di sviluppo a loro concesse.

Detto questo si può spendere qualche parola per gli irriducibili: Pedro Acosta, che in sella alla KTM ha ormai esaurito la pazienza e Jack Miller che, nel team Yamaha-Pramac con un contratto annuale sta meritandosi il rinnovo mentre le voci di un arrivo con la casa dei diapason di Toprak Razgatlioglu si fanno sempre più insistenti.

Il mercato piloti preme con un anticipo inusuale: ci sono posti liberi in Yamaha ed in Honda, mentre in KTM ci si interroga se continuare con una sola squadra, lasciando Tech 3 libera di passare, magari, alla casa dall’ala dorata che sta facendo passi da gigante ma, nonostante le eccellenti prestazioni di Zarco, non ha all’interno del team ufficiale HRC una prima guida, visto che anche in Inghilterra il numero due è stato Luca Marini, che con il contratto in scadenza, sta dando il centodieci per cento e si è reso disponibili anche per la 8 Ore di Suzuka, la gara Totem di Honda in Giappone.

Il resto, come ci piace definirlo, è sotto-clou: un Fermin Aldeguer leggermente al di sotto delle aspettative, così come Fabio di Giannantonio del resto e Johan Mir, ma anche Maverick Vinales ha fatto meno di quello che avrebbe voluto e ci si aspettava da lui.

Una notazione finale è necessaria farla sulle due delusioni più deludenti del campionato: Enea Bastianini, ultima ruota del carro KTM. Un pilota che qui l’anno passato aveva fatto doppietta precipitato nel girone dei dannati. E naturalmente Pecco Bagnaia, irriconoscibile.

Se per Enea l’unica soluzione sembra essere quella di cambiare casacca, non si comprende ancora quale sarà la via di uscita da questa spirale negativa dall’ex prima guida della Ducati. Sic transit gloria mundi si potrebbe dire, ma oer entrambi il talento non svanisce da una stagione alla'altra.

Le classifiche aggiornate dopo le penalizzazioni.

 

 

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