Il campionato del mondo Moto 3 si apre nel segno di Jose Antonio Rueda, che conquista la prima vittoria stagionale al termine di una gara in cui lo spagnolo si è reso protagonista sin dai primi giri dopo una partenza dalla prima fila. Il portacolori del team KTM Ajo lotta nelle prime posizioni dapprima col poleman Bertelle, poi con Munoz ed il sopraggiunto Adrian Fernandez, ma a cinque giri dalla fine prende il via distaccando gli avversari di ben sette secondi. Al suo fianco sul podio il compagno di squadra e rookie Alvaro Carpe 2° per una doppietta KTM Ajo. Il giovane vincitore della scorsa edizione della Redbull rookies cup è promosso a pieni voti nella sua prima gara stagionale, partito 6° dalla seconda fila, ha gestito la gara per poi affermarsi negli ultimi giri sul connazionale Adrian Fernandez, 3° per il team Leopard.
Ad un passo dal podio ha chiuso 4° Stefano Nepa, primo degli italiani. Il portacolori del team SIC58 Squadra Corse partiva 2° ed ha lottato nelle prime posizioni per poi cedere il passo negli ultimi giri ai rivali spagnoli. Occasione mancata anche per Matteo Bertelle 5°, che dopo aver conquistato la pole non è riuscito ad arginare un Rueda oggi incontenibile. Dennis Foggia partito 13° risale la classifica, chiude 6°. A completare la top ten David Almansa 7°, Riccardo Rossi 8° per il team Rivacold Snipers, Esteban 9° e il secondo portacolori SIC58 Lunetta 10°.
Il pilota romano, partito dalla seconda fila, ha gestito la prima parte di gara per poi tentare la zampata portandosi in zona podio. Un contatto col rivale Munoz, poi sanzionato con un long lap per guida irresponsabile, lo porta fuori traiettoria e ne spegne le aspirazioni iridate. Stessa sorte anche per Piqueras, coinvolto in un contatto con l'australiano Kelso alla 12, chiude 12°.
La prima della Thailandia, al di là delle temperature elevate, è stata anche caratterizzata da numerose cadute. I primi a cadere sono stati Buchanan ed O'Shea al primo giro, seguiti pochi giri dopo da Perrone e Buasri. A terra anche Furusato e Yamanaka, quest'ultimo con un highside alla curva 5 a 10 giri dalla fine dopo che il giapponese stava lottando in zona podio. Finiti a terra anche l'italiano Carraro, Ogden e Rosenthaler, questi ultimi due nell'ultimo giro di gara, e lo stesso Munoz prima di adempiere alla sanzione. Sfortuna anche per il rookie italiano Guido Pini, il portacolori del team Intact GP è costretto al ritiro ad 11 giri dal termine.