La 47ª edizione della Dakar si è conclusa questa mattina a Shubaytah, al termine di un percorso di oltre 7.453 km. Circa 5.000 dei quali cronometrati. Due intensissime settimane di gara, che hanno premiato la velocità e la gestione di gara di Daniel Sanders, vincitore di questa edizione della competizione.
In un momento particolarmente delicato per la KTM, il pilota australiano ha riportato la Casa austriaca alla vittoria, per la prima volta dal successo conquistato con Kevin Benavides nel 2023. E, oltre a regalare al marchio il suo 20° successo nella celebre maratona nel deserto, è diventato così il secondo motociclista australiano a vincere la Dakar dopo Toby Price, che si è imposto nelle edizioni del 2016 e 2019 del più famoso dei Rally Raid.
Una missione che “Chucky” ha portato a termine conquistando cinque vittorie di tappa, tra cui quella del Prologo, nelle prime giornate di gara. Per poi amministrare il suo margine fino all’ultima prova, che ha visto trionfare il suo compagno di marchio, Michael Docherty. Il sudafricano del Bas World KTM Racing team ha infatti conquistato il suo secondo successo di tappa precedendo per 3” la Honda di Adrien van Beveren nell’ultima speciale di 61 cronometrati, con partenza in massa, che ha completato il percorso della Dakar 2025.
Un’edizione davvero trionfale per la KTM, che con le due affermazioni di Docherty, le cinque di Sanders e le due di Luciano Benavides, si è imposta in nove delle 12 tappe più il Prologo, su cui era articolata la competizione. Trionfando anche nella classe Rally 2, dove ha vinto con il debuttante spagnolo Edgar Canet. Con una prova da veterano, il 19enne si è infatti imposto nella categoria con un margine di 33’25” sul suo diretto avversario Tobias Ebster e di 1h22’33” sul francese Romain Dumontier, che ha completato il podio.
Schareina primo dei piloti Honda
Per quanto riguarda la classifica generale, è stato invece Toscha Schareina a prendersi la seconda posizione, a 8’50” dal leader, risultando il miglior pilota della truppa Honda. Con costanza e tenacia, il pilota spagnolo ha preceduto per quasi 6’ il suo compagno di team, van Beveren, che ha completato il podio di questa 47ª edizione della Dakar.
Medaglia di legno per Luciano Benavides, seguito dal vincitore della Dakar 2024, Ricky Brabec, che non è riuscito ad andare più in là del 5° posto finale davanti alla Honda gemella di Skyler Howes, la quale ha incassato più di 42’ di ritardo dal vincitore. Bisogna invece arrivare alla settima posizione per trovare “Nacho” Cornejo, con l’unica Hero ufficiale rimasta in gara, dopo i ritiri Sebastian Bühler e del campione del Mondo Rally Raid, Ross Branch. Chiudono la Top 10 assoluta Canet, Ebster e Stefan Svitko.
Montanari migliore degli italiani
Migliore dei piloti italiani al termine di queste due massacranti settimane di gara è stato il portacolori del team Fantic Racing, Tommaso Montanari. Costretto al ritiro nelle precedenti due edizioni della Dakar, il pilota ternano si è riscattato concludendo la maratona al 35° posto assoluto. Poco più indietro, si è piazzato Andy Winkler, 42° in questa sua seconda partecipazione al Rally Raid in Arabia Saudita, la prima nella categoria senza assistenza “Original by Motul”, nella quale si è distinto come il primo dei piloti tricolore al traguardo finale, precedendo Tiziano Internò, 46° assoluto. Segue Manuel Lucchese in 61ª posizione.
A differenza di Paolo Lucci e Ottavio Missioni, che hanno completato la maratona nella categoria “Experience”, si è fermato a un passo dall’arrivo Cesare Zacchetti, costretto alla resa da un problema elettrico accusato dalla sua Kove 450 Rally EX a pochi km dalla conclusione della tappa di ieri. Ritirati anche Iader Giraldi e Lorenzo Maestrami.