I concorrenti dell’Africa Eco Race 2025 hanno lasciato questa mattina la Mauritania per entrare in Senegal. La tappa prevedeva 317 km totali, con una speciale inedita di 82 km nei dintorni di Mpal. Sabbia e navigazione complicata hanno caratterizzato questa tappa, con molte piste che si snodavano tra baobab, acacie e decine di piste parallele. L’ambiente ha ricordato un vero safari, con la presenza di scimmie, facoceri e dromedari. L’ultima speciale è stata decisiva e piena di colpi di scena. Ora i risultati finali sono definitivi, e la speciale di domani lungo la spiaggia con arrivo al Lago Rosa sarà solo simbolica, dato che le posizioni sono ormai consolidate.
MOTO: CERUTTI E APRILIA ANCORA UNA VOLTA VINCENTI
Il pilota italiano Jacopo Cerutti firma la sua seconda vittoria all’Africa Eco Race precedendo per soli 26” Alessandro Botturi. Il duello è stato emozionante: solo 9 secondi separavano i due piloti nella classifica generale questa mattina e quando sono partiti entrambi si sono immediatamente resi conto che la speciale era davvero difficile. A testa bassa i due piloti italiani si sono scontrati metro dopo metro e quando Cerutti ha tagliato il traguardo ha contato i secondi e i minuti aspettando di vedere arrivare Botturi. Che invece oltre a un piccolissimo errore di navigazione era rimasto impigliato in una rete che si è portato dietro fino al traguardo impossibilitato a liberarsene.
Con questa vittoria, Jacopo Cerutti si aggiudica la sua seconda vittoria consecutiva all’Africa Eco Race e sulla linea del traguardo nella piena savana senegalese ha detto: "È incredibile, sono così felice. Ma sono anche dispiaciuto per Botturi, perché siamo grandi amici. Abbiamo vissuto due settimane di gara incredibili, con alti e bassi per entrambi. Lui avrebbe meritato quanto me di vincere, ma alla fine solo uno può farlo".
Guillaume Borne, partito quarto nella generale, ha fatto l’impossibile oggi per conquistare il suo terzo gradino del podio e ci è riuscito superando il bravissimo Guillem Martinez Boronat che a soli dieci chilometri dalla fine è stato protagonista di una caduta rovinosa. Lo spagnolo, fra pochi giorni senegalese, ha comunque vinto la categoria Xtreme Rider By Motul (Malles Moto) e anche la Rookie Riders by Acerbis.
Martinez Boronat contento ma deluso in parte ha confessato: "Sono molto felice di aver vinto la categoria Malles Moto ma puntavo anche al terzo posto. Ho corso nella Malle Moto e ho fatto tutto da solo senza mai lasciarmi andare alla fatica. Ho spinto forte oggi per vincere anche la categoria 450, ma a 10 km dall’arrivo sono caduto. Complimenti a Guillaume per la sua vittoria nella categoria 450".
4 RUOTE: FRETIN INARRESTABILE, PIERRE LAFAY DISPUTA UNA SPECIALE INCREDIBILE E STRAPPA LA SECONDA PIAZZA A VAN DEN BROEK E LA VITTORIA FRA GLI SSV
In categoria auto, Pierre Lafay ha corso la speciale della vita. Partito con uno svantaggio di sei minuti stamattina dall’olandese Van den Broek ha recuperato il distacco guidando come un forsennato sulla speciale di soli 82 chilometri. Ha chiuso con 8’33” di vantaggio su Benoît Fretin, seguito da Martijn Van Den Broek, terzo a 36 minuti. Nella classifica generale, Benoît Fretin si conferma il vincitore con 4h36’38” su Lafay che trionfa fra gli SSV per soli 2’05”.
Nella categoria T1, Fretin ha dominato con una strategia impeccabile, staccando di oltre 21 ore Magdalena Zajac (Toyota Hilux) e di 26 ore Wietse Tates (Bowler Wildcat).
Al traguardo, un Fretin estremamente soddisfatto ha spiegato: "È stato incredibile. Abbiamo costruito questa vittoria giorno dopo giorno e forse non siamo stati i più veloci, o almeno non sempre, ma la strategia ha pagato. Grazie al mio copilota, che non ha commesso errori, e alla mia squadra che ha lavorato impeccabilmente".
Nella categoria SSV, il duo Pierre Lafay / Gilles de Turckheim ha vinto la speciale con un margine di 8’2” su Martijn Van Den Broek sufficienti a permetter loro di superare il duo olandese e di conquistare la vittoria con il loro Can Am della categoria. Il duo composto da Philippe Champigné / Bruno Robin chiude al terzo posto dopo un paio di giornate, le ultime, davvero complicate.
Nella categoria camion, William Van Groningen (Iveco) ha vinto l’ultima tappa con 3 minuti e 49 secondi di vantaggio, ma il distacco abissale recuperato nelle prime giornate di gara ha consegnato la vittoria a Gerrit Zuurmond (MAN), che si aggiudica la vittoria finale con 2h01’di vantaggio nella generale.
HISTORIC: I CLAEYS, PADRE E FIGLIO, EGUAGLIANO LA VITTORIA 2024
Nella categoria Historic, Eric e Tom Claeys su Toyota Land Cruiser 73 hanno dominato l’intero rally, vincendo davanti a Kurt Dujardyn / René Declercq su Bombardier Iltis. Il terzo posto va alla coppia Fabrice e Magali Morin che hanno imparato velocemente dalle prime tappe i segreti della specialità e li hanno saputi applicare agguantando il terzo gradino del podio. Eric Claeys al termine dell’ultima zona di regolarità ha detto: «Quest’anno il paesaggio, specialmente in Marocco, è stato incredibile. Le tappe erano più lunghe e più difficili, ma il nostro team è stato perfetto. Nessuna foratura, nessun incidente, e mio figlio è stato all’altezza».
VERSO IL LAGO ROSA PER IL PODIO
Questa 16ª edizione dell’Africa Eco Race ha incarnato lo spirito autentico del rally-raid, offrendo sfide straordinarie e paesaggi mozzafiato. Domani, tutti i concorrenti raggiungeranno il Lago Rosa per l’ultima tappa simbolica, con partenza dalla spiaggia di Kayar e arrivo finale sulle rive del lago, dove dalle 12 avrà inizio la cerimonia ufficiale di premiazione.
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