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MotoGP, Da Espargaro ciclista, a Biaggi maestro di sci: questo è amore per lo sport

Sono diversi i piloti di auto e moto ad aver cominciato la propria carriera partendo da un'altra disciplina. Alcuni invece, si sono convertiti ad altro dopo il ritiro mettendosi ugualmente in evidenza

MotoGP: Da Espargaro ciclista, a Biaggi maestro di sci: questo è amore per lo sport

Sportivi si nasce, non si diventa. Misurarsi con gli altri in maniera competitiva, o semplicemente immergersi in una disciplina e stare a contatto con chi la pratica, per qualcuno è una vera e propria fonte di vita. Non a caso molti atleti di alto livello, una volta smesso con il proprio si sono dedicati ad altri sport proprio per l’incapacità di stare lontani dal brivido e dall’adrenalina e c’è chi addirittura nel mondo dei motori è partito da un terreno decisamente diverso.

Un esempio su tutti Sébastien Loeb. Figlio di un insegnante di educazione fisica, per tutta la gioventù seguì il percorso dettatogli dal padre diventando un promettente ginnasta, finché l’incontro con una Peugeot 103 non lo portò alla svolta. Entrato in punta di piedi nei rally, si distinse da subito per la sua scarsa propensione all’errore e ciò lo porterà a crescere rapidamente fino a diventare il più vincente di sempre con 9 titoli iridati.

Come lui si è avvicinato tardivamente al controsterzo pure il suo grande “nemico” Sébastien Ogier, collaudato maestro di sci a Gap, regione delle Alte Alpi, nonché campione francese di volo, specialità dello sport delle bocce, trascinato dai suoi studi di meccanica ha debuttato al volante a fine 2005 e da lì non è più sceso dall’abitacolo.

Si è trovato suo malgrado ad esplorare un mondo alternativo Alex Zanardi. Star assoluta nella Indy Car e in generale apprezzato pilota di monoposto in America con qualche incursione in F1, dopo il terribile incidente occorsogli al Lausitzring nel 2001 che lo ha lasciato senza gambe, ha deciso di convertirsi alle impegnative handbike. Otto volte medaglia d’oro ai Mondiali, si è affermato anche in quattro Paralimpiadi.

Tornando indietro agli anni ’70 brilla l’indimenticato Gilles Villeneuve il quale, prima di capire che la sua vera strada erano le gare in auto, F1 nello specifico, cercò di assecondare la propria fame di velocità spremendo al massimo le motoslitte in compagnia del fratello Jacques fino a diventarne campione del mondo nel 1974.

Passando alla storia più recente, poche settimane fa Aleix Espargaro, fresco di ritiro dalla MotoGP, ha annunciato la firma del contratto con la LidlTrek, squadra professionistica di ciclismo tra le più note del panorama internazionale, per cui svolgerà il ruolo di ambasciatore ma altresì di corridore alla pari degli altri veterani già in gruppo. Molto spesso in bici come testimoniato dalle foto da lui pubblicate  sui vari social, nel 2025 lo vedremo in questa nuova veste oltre a quella di collaudatore per la Honda.

Infine, è notizia delle ultime ore l’ingresso di Max Biaggi in una dimensione piuttosto diversa da quella dei circuiti. Appassionatosi di sci dopo il ritiro dalle gare motociclistiche avvenuto nel 2012, il romano ha compiuto più o meno il percorso inverso rispetto ad Ogier,  ottenendo nei giorni scorsi la licenza per svolgere il compito di assistente maestro di sci.
 

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