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Moto3, David Alonso: "Ho fatto piangere Marquez, e la cosa mi ha sorpreso”

VIDEO - "Ho scritto quella lettera col cuore, in quel momento sentivo di dover scrivere i miei pensieri. Volevo poter rileggere tra dieci anni ciò a cui pensavo in quel momento. Il fatto che tante persone lo abbiano apprezzato mi ha reso molto felice"

Moto3, David Alonso: "Ho fatto piangere Marquez, e la cosa mi ha sorpreso”
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Ad Eicma2024 ospite allo stand AIROH c'era anche lui, David Alonso, neoeletto campione del mondo in Moto3 nella stagione 2024. Da quella Domenica di Motegi in cui il giovanissimo pilota, emozionato, saliva agli onori della cronaca come il primo colombiano a conquistare un titolo nel campionato del mondo, è passato appena un mese. Un mese in cui il talento in forze al team CFMoto è stato inarrestabile conquistando record su record, sei le vittorie consecutive, tredici quelle stagionali. Quando campioni del calibro di Marc Marquez, Bagnaia, Martin, ed anche grandi nomi del passato come Valentino Rossi tessono le tue lodi, sai di aver conquistato qualcosa di importante. Ma a tutto ciò il giovane Alonso corrisponde una grande umiltà ed un grandissimo cuore, tenendo i piedi saldamente a terra e con la volontà di non bruciare le tappe della propria crescita , come ci ha raccontato nell'intervista che ci ha rilasciato proprio in occasione della fiera di Milano.

E' stata una stagione incredibile con delle bellissime gare, appena un mese fa in Giappone ti sei laureato campione del mondo. Non sapevi se saresti riuscito a battere qualche nuovo record ed invece ce l'hai fatta.
"Sono felice di essere qui - ci racconta il giovane David Alonso - è la mia prima volta qui ad Eicma. E' stato bello conquistare altre vittorie, penso che col team abbiamo lavorato davvero bene. Ovviamente sono molto felice di questi risultati ma voglio tenere i piedi per terra. Anche quando vinco cerco sempre di trovare il modo di migliorare ancora, non si smette mai di imparare".

Nel paddock insegui spesso i piloti di MotoGP in cerca di consigli, ti sei anche allenato con Marc Marquez in Spagna, qual è il miglior consiglio che hai ricevuto?
"Cerco sempre di imparare dai ragazzi più grandi ed esperti, da chi ha già affrontato queste sfide. Specialmente quando lottavo per il titolo ho chiesto loro dei consigli basati sulle loro esperienze passate, mi hanno aiutato e l'ho apprezzato molto. Ho ricevuto molti consigli, Marc lo scorso anno mi consigliò di non avere fretta di inseguire la MotoGP, che la cosa importante è vincere dei campionati ed è un qualcosa che ti resta per tutta la vita, ha ragione".

In gara fai molta strategia, studi molto gli avversari e sai reagire, come in Malesia quando hai evitato la caduta di Holgado e sei riuscito a conquistare la tua 13ª vittoria.
"In gara cerco di respirare e mantenere i battiti bassi, e a volte non è semplice, cerco di tenere la testa libera in modo da poter prendere le decisioni giuste. Come nella gara che dicevi, a volte si inizia in un modo ma poi succede qualcosa, ma alla fine i giri più importanti sono gli ultimi cinque. L'importante è continuare a rimanere concentrati".

Ti sei scritto una lettera prima di vincere il titolo, Marc ha dichiarato di aver pianto nel sentirla. Come ti fa sentire ricevere queste attenzioni da piloti di questo livello?
"Mi ha reso felice, sono rimasto sorpreso che un pilota come Marc abbia pianto nel sentirla. Ho scritto quella lettera col cuore, in quel momento sentivo di dover scrivere i miei pensieri. Volevo poter rileggere tra dieci anni ciò a cui pensavo in quel momento. Il fatto che tante persone lo abbiano apprezzato mi ha reso molto felice".

Quando hai vinto il titolo dovevi ancora assimilare ciò che era appena successo. Ora hai vinto sei gare consecutive, tredici in questa stagione, ti aspettavi questo livello di competitività? Hai detto che a inizio stagione salendo sulla moto hai capito che questo sarebbe stato il tuo anno, cosa intendevi?
"Quando sono salito sulla moto nei test di inizio stagione ebbi una sensazione incredibile. Chiamai subito il meccanico che ha celebrato con me per dirgli che avevo le stesse sensazioni di quando vinsi la rookies cup e la European talent cup. Ho sentito di essere un tutt'uno con la moto, avevo io il controllo della moto e non lei su di me. Iniziare la stagione così è stato fantastico, poi è chiaro che non sapevo ancora se avrei vinto il campionato".

Hai ricevuto anche i complimenti da Valentino  Rossi per aver infranto il suo record di vittorie, lui ne conquistò 11, ora tu ne hai tredici, e hai la chance di conquistare anche la quattordicesima.
"E' vero, ho infranto quel record ma dobbiamo ricordare che Valentino affrontò meno gare in quella stagione. Sono contento di ciò che abbiamo conquistato col team CFMoto in questa stagione, ma la cosa importante è capire come tutto sia avvenuto in modo da tenerne conto per il futuro".

Il prossimo anno correrai in Moto2 col team Aspar, quali sono le tue aspettative per la prossima stagione?
"Non voglio creare troppe aspettative, potrebbe anche succedere di non finire neanche inquadrato in tv! E' una nuova categoria, ci vorrà del tempo, il mio obiettivo sarà di affrontare una stagione in crescita, migliorando gara dopo gara. Dovrò adattarmi alla nuova categoria, finire le gare e macinare quanti più KM su queste nuove moto".

Hai infranto dei record facendo la storia, e  lo hai fatto da pilota colombiano. Qual è il tuo prossimo sogno nel cassetto?
"Come in Moto3, l'obiettivo sarà di lavorare per un titolo in Moto2 in futuro, dovrò adattare il mio stile di guida per sognare il titolo anche in quella categoria".

Tra qualche anno potresti ritrovarti in MotoGP a correre coi piloti cui chiedi consigli. Con chi ti piacerebbe correre?
"La MotoGP è ancora lontana penso, voglio affrontare le cose passo dopo passo. Preferisco non fare questo salto prima del dovuto. Il mio più grande sogno da bambino era di vincere il titolo in tutte e tre le categorie, voglio proseguire con calma, vedo la MotoGP ancora lontana".

C'è un pilota il cui stile di guida segui con più attenzione?
"In realtà non ce n'è soltanto uno, cerco di imparare qualcosa da ognuno. Imparo dal giro veloce di Martin, dal passo di Bagnaia, o dall'attacco di Marquez. Cerco di prendere il meglio da ognuno di loro".

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