Quello vissuto quest’oggi in Malesia è stato un sabato che è andato ben oltre le più rosee aspettative di tutto il team Pramac Racing. Jorge Martin non ha soltanto messo a segno la vittoria nella Sprint Race a Sepang ma, con la complicità della caduta di Francesco Bagnaia, ha anche esteso a 29 punti il suo margine in classifica sul piemontese. Rendendo sempre più concreta la possibilità di concretizzare il suo primo match point nel Gran Premio di domani.
Uno scenario che il Team Manager Gino Borsoi avrebbe difficilmente immaginato alla vigilia della gara breve. Come ha ammesso lui stesso commentando il la gara ai microfoni del nostro inviato, Matteo Aglio.
“Ovviamente, non me lo sarei mai aspettato. Mi dispiace per Bagnaia perché sta facendo una stagione incredibile e non è mai bello veder cadere il tuo avversario - ha sottolineato l’ex pilota - Probabilmente, la strategia di partire forte e di cercare di attaccare nei primi giri ha messo un po’ in difficoltà anche Pecco, perché il ritmo era incredibile. Questo forse l’ha portato al limite e ha commesso un errore. O forse anche no, perché abbiamo visto che in quel punto l’asfalto ha un piccolo salto e non è il primo pilota a cui succede di prendere la buca e cadere. Quella curva è sempre un pericolo, perché a volte non te ne rendi conto, chiudi un po’, prendi la buca e finisci per terra. Sono cose che, sfortunatamente, a volte capitano”.
Reagire alla caduta del rivale non era semplice, ma Martin non si è lasciato scomporre e ha saputo gestire magistralmente la corsa per tutti e dieci i passaggi. Nonostante i dubbi e la pressione.
“Ha reagito nel miglior modo possibile. Restare davanti era la cosa più difficile da fare, perché Marquez non mollava, Bastianini stava arrivando, e ci vuole una gran forza mentale nel sapere che devi e vuoi vincere, senza commettere errori. Perché con uno sbaglio avrebbe buttato via tutto il gran vantaggio che abbiamo guadagnato oggi con la vittoria - ha osservato il manager veneto - Questo dimostra quanto Jorge sia diventato mentalmente forte. Riesce a portare al massimo il suo livello, anche in un momento in cui non c’è la necessità di rischiare”.
Una prima dimostrazione di questa capacità Martin l’aveva data giàin qualifica, firmando un tempo che soltanto Bagnaia è stato in grado di ritoccare.
“Ho sofferto particolarmente quel momento, perché eravamo convinti che il tempo di Jorge fosse difficile da battere. Poi però ci siamo resi conto che Pecco è riuscito ad abbassare la visiera e a spostare un po’ più in là un limite incredibile. Credo che oggi in qualifica abbiano dimostrato entrambi il massimo potenziale della Ducati”, ha commentato Borsoi.
Il Team Manager ci ha poi raccontato ciò che lui e il suo pilota si sono detti subito al termine della gara.
“Mi ha detto che sapeva di dover fare la sua gara e cercare di tirare, perché lui a volte non vuole che gli si dica di correre con la testa e di non rischiare troppo - ha ammesso - È un purosangue e quando sente che può vincere deve provare a farlo. Oggi ne avevamo parlato e gli ho detto di fare la gara che si sentiva di fare, di correre con il cuore. Tanto ormai è talmente forte mentalmente da sapere già da sé cosa deve fare. Non credo abbia bisogno di consigli, a questo punto”.
Consigli che probabilmente non serviranno a Martin nemmeno domani. Anche perché nel box del team Pramac non hanno ancora tirato fuori le calcolatrici, per valutare tutte le possibili combinazioni che porterebbero Jorge a conquistare il titolo.
“In questo momento non ci abbiamo pensato. Pensiamo soltanto a cosa fare alla moto per cercare di dargli una moto equilibrata, che gli permetta di guidare bene, senza avere problemi - ha puntualizzato Borsoi - Dobbiamo ancora decidere anche la gomma, che potrebbe essere una scelta importante e determinare la gara. Domani potrebbe anche esserci la pioggia… Quindi, faremo il Warm Up, guarderemo i dati anche di oggi, e poi cercheremo di portare la moto al massimo livello. Non è ancora arrivato il momento di fare i calcoli”.