Luca Lunetta ha conquistato il suo secondo podio in Thailandia, un secondo gradino del podio alle spalle di Alonso al termine di una rimonta incredibile. Una gara resa ancor più intricata dalle condizioni difficili del tracciato e coi giri dimezzati, il tutto dopo una partenza complicata da un largo che non gli ha reso vita facile nei primi giri. Come già in passato però, il rookie italiano ha saputo interpretare il tracciato, sfruttando i propri punti di forza ed inanellando una serie di sorpassi che lo hanno portato alle spalle del campione del mondo, David Alonso.
Un risultato questo di ottimo auspicio per il futuro, considerando che nelle categorie cosiddette "minori" i piloti italiani negli ultimi anni sembrano essere in difficoltà. A due gare dal termine della stagione, Lunetta è ancora matematicamente in lizza per conquistare il titolo di rookie dell'anno, conteso col rivale Piqueras che al momento è però in vantaggio in classifica. L'alfiere del team SIC58 però non ci pensa, la prossima tappa di campionato si terrà infatti in Malesia, proprio in quella Sepang in cui il 58 che porta la carena assume significati ben più profondi, sia per lui che per la squadra di Paolo Simoncelli.
Questo podio e la caduta del tuo rivale diretto Piqueras hanno riaperto per te la possibilità di lottare per diventare rookie dell'anno.
"Sinceramente affronterò questo finale di campionato gara per gara, sessione per sessione - racconta Luca Lunetta al termine della gara- sono molto soddisfatto del podio, è stato bello lottare coi piloti più veloci, e tra questi anche il campione del mondo Alonso. E' incredibile pensare che l'ho fatto nella mia stagione di debutto. Non penso molto a diventare il rookie dell'anno, voglio solo godermi queste ultime gare dando il massimo. Le sensazioni sulla moto sono state fantastiche, il mio team ha fatto un lavoro incredibile in questa stagione ed in questo weekend, anche se ci è mancato qualcosa nelle ultime gare".
Questa mattina ti aspettavi di finire sul podio?
"Sinceramente la mentalità come sempre era quella di vincere, oggi sono partito carico e mi sentivo bene. Il team ha lavorato bene, l'aderenza era buona, abbiamo scelto le gomme giuste".
E' il tuo secondo podio dopo Aragon, ti aspettavi una stagione di debutto a questi livelli?
"Ho iniziato bene i test, ma poi nelle prime gare ho fatto molta fatica. Forse sono partito troppo carico ed ho commesso degli errori a inizio stagione. Dai test di Jerez però abbiamo lavorato bene in crescendo, abbiamo fatto il punto della situazione. In ogni ingresso in pista il team mi ha aiutato anche mentalmente a gestire la pressione. I risultati stanno arrivando ma pensiamo anche a divertirci, perchè è la vera chiave".
Negli ultimi 5-6 giri sei stato chiaramente il pilota più veloce in pista, cosa ha fatto la differenza?
"L'inizio gara non è stato dei migliori, al primo giro ho perso subito alcune posizioni. Quando ho raggiunto il gruppo di testa riuscivo ad essere davvero veloce nel terzo e quarto settore, sono riuscito a compiere dei bei sorpassi e ridurre le distanze. Negli ultimi giri ho semplicemente continuato a spingere al massimo, attaccando nel terzo settore o all'ultima curva in cui mi sentivo davvero competitivo. All'ultimo giro mi sono ritrovato quarto ed ho pensato "oggi il podio deve essere mio", all'ultima curva ho frenato più tardi ed ho sorpassato Furusato. Poi Ortolà ha commesso un errore e così ho tagliato il traguardo dietro ad Alonso".
Porti il numero 58 e la prossima gara sarà a Sepang. Sarà un appuntamento speciale per te e per il team SIC58?
"Sarà una gara speciale, ho il 58 da quando ho iniziato a correre. L'ho scelto proprio in onore di Marco Simoncelli e per me è diventato normale portarlo, ma mi rendo conto che in questa squadra ha un significato speciale. Quindi per me è un piacere portare questo numero a Sepang, sopratutto per il team, sarà una fonte di energia aggiuntiva per affrontare la gara. La prossima gara sarà speciale sia per me che per il team, mi piacerebbe riuscire a portare a casa un bel risultato".
Mancano ancora due gare al termine della stagione, dopo un terzo ed un secondo posto, manca la vittoria.
"Speriamo, io continuo a crederci", conclude poi il romano.