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Gara dopo gara, cominciano a farsi sempre più evidenti i passi avanti compiuti da Franco Morbidelli che, dal Mugello in poi, è diventato una presenza sempre più costante nei pressi della Top 5. Continui progressi che l’alfiere del Team Pramac cercherà di mettere in evidenza anche questo fine settimana ad Aragon. Una pista ben congeniale a Morbidelli, vincitore del GP d’Aragona di MotoGP nel 2020.
“Perché sono così veloce e competitivo ad Aragon? Non saprei dirlo, ma ho sempre ottenuto dei buoni risultati qui sin dal mio primo anno in Moto2 nel 2014, ero già stato in lotta per il podio - ha osservato Franco - Ho sempre avuto un feeling speciale con questo tracciato e spero sarà così anche questo fine settimana”.
Il podio si sta facendo un obiettivo sempre più realistico per il Morbido, che deve solo mettere a punto gli ultimi dettagli.
“Stiamo lavorando tanto con la squadra per arrivarci, cercando di recuperare soprattutto ciò che ci è mancato a inizio anno a causa dell’infortunio, perché abbiamo perso molto tempo e non avevo alcuna esperienza insieme a loro e con la moto - ha ricordato - Adesso ci siamo e possiamo ambire al podio, ma dobbiamo mettere a punto ogni cosa per poterci riuscire”.
Prima di volare in Spagna, il 29enne si è allenato a Misano e al Ranch. Due forme di allenamento abbastanza diverse tra loro, ma altrettanto utili per prepararsi al meglio per questo fine settimana.
“Tra tutti gli allenamenti che facciamo questi sono quelli che preferisco. La Panigale, pur essendo una stradale, è una vera moto ed è stato bello girare a Misano in una giornata di test con i piloti della MotoGP e della Moto2. Quella al Ranch è stata la classica giornata che trascorriamo tutti insieme a darci battaglia, a chiacchierare e a divertirci - ha commentato - È difficile dire quale sia l’allenamento che ti prepara meglio per la MotoGP, perché tutti hanno i loro lati positivi e i loro lati negativi e ognuno segue il proprio tipo di allenamento. Questo è il nostro e a me va bene così”.
Utili a Morbidelli sono anche i consigli del suo mentore e amico Valentino Rossi, sempre vicino ai ragazzi dell’Academy.
“Parlo molto con Vale - ha riconosciuto - È sempre sul pezzo sia sulle moto che sulle auto, segue le gare e ci dà dei consigli ed era anche presente a bordo pista nell’ultima gara. È bello parlare con lui della MotoGP e delle corse, perché ha un punto di vista molto chiaro e una visione molto lucida delle cose. Parlare con lui ti apre sempre gli occhi”.
