Quelli in Gran Bretagna e Austria non sono stati due fine settimana particolarmente fortunati per il team SIC58 Squadra Corse. A cominciare dal fatto che la squadra di Paolo Simoncelli ha dovuto fare a meno di Luca Lunetta nell’appuntamento oltremanica, a causa delle fratture a polso e clavicola riportate in un incidente in allenamento. Un infortunio che non ha però impedito al 18enne romano di tornare in azione sul tracciato di Spielberg, dove lui e il compagno di squadra Filippo Farioli non si sono lasciati abbattere dalla pioggia di penalità incassate, rendendosi protagonisti di un Gran Premio tutto in rimonta.
Una dimostrazione di grinta e caparbietà che Simoncelli si augura possa essere di buon auspicio per la prossima trasferta ad Aragon, dove il boss del team SIC58 spera che le novità portate dalla Honda possano aiutare i suoi piloti a colmare il gap con gli alfieri KTM. Qui di seguito la sua analisi delle ultime due uscite di campionato.
“Ultimi due week end dal meteo ballerino, a tratti afosi a tratti umidi, due gare in rincorsa, ma partiamo dal principio… Abbiamo affrontato il GP di Silverstone senza Lunetta, che si è procurato una frattura al polso e alla clavicola sinistra girando con l’Ohvale. Sostituito all’ultimo momento dal malese Danial Syahmi, un pilota che si sta facendo notare nel CEV. Era in Malesia quando ha ricevuto la mia telefonata per sostituire Luca, non appena ha messo giù era già sul volo Kuala-Londra. Ha fatto il suo senza fare danni e non è cosa da poco, è stato bravo e noi non possiamo che ringraziarlo per la sua gentilezza.
A dimostrazione che ‘volere è potere’, a neanche due settimane dall’operazione i medici dichiarano Lunetta ‘fit’, abile per girare in pista sul circuito di Spielberg. Neanche il tempo di montare in sella però che si becca due penalità, gli devono essere proprio mancate. (Sarebbe da menare) Farioli non volendo essere da meno, entra in contatto con un altro pilota e si prende anche lui due bei long lap. “E alè!!!” Se ci fosse un campionato di penalità lo vinceremmo noi a mani basse. (Sarebbe da menare l’ho già detto?)
Dopo aver rischiato di ritrovare l’hospitality direttamente ad Aragon a causa della bufera che si è scatenata prima di cena, superiamo comunque il sabato. Lunetta chiude una gara bellissima, arriva 17º nonostante i long lap, dopo una fantastica corsa in rimonta. È stato bravo non si è mai arreso, mai lamentato del dolore, ha girato con tempi ottimi, possiamo solo augurarci che guarisca completamente per fine mese.
Farioli invece nemmeno il tempo di dire “3,2,1…GO” che cade al secondo giro… ma si rialza e con grinta riparte, girando con i tempi dei primi dieci. È un momento difficile per lui, ma la reazione che ha avuto, il fatto che si sia rialzato e poi che abbia girato forte, io ci ho visto un ‘clic’. Lo spirito c’è, è veloce, mi sono complimentato con lui alla fine, ha dato una prova consistente del suo essere un buon pilota. Che sia stata terapeutica questa sfortunata caduta?
MotoE: il buon vecchio Roccoli, debuttante di questa categoria, si difende come sempre bene e prende feeling con la moto ogni volta di più. È riuscito a girare con tempi buoni classificandosi 9°, a stretto giro di coloro che trainavano il gruppone di testa. Manfredi invece è mentalmente in crisi, anche per lui è un periodo poco fortunato. Aspettiamo Misano per chiudere l’anno con una buona prestazione.
Io sono rientrato, qui è un uggioso e fresco pomeriggio Italiano mentre in Austria sono in corso i test. La Honda ha portato qualcosa di nuovo da provare, è sempre un pochino lenta nelle sue decisioni però qualcosa sembra essersi smosso, chissà se queste modifiche accorceranno il gap con le KTM… E mentre ci poniamo questo quesito aspettiamo speranzosi il penultimo GP spagnolo: tra le curve della storica e solitaria Aragona”.