Marc Marquez sta lottando contro il tempo per essere regolarmente al via del Gran Premio di Austin in Texas. L'infortunio alla mano rimediato nella collisione con Miguel Oliveira e Jorge Martìn a Portimao ha avuto conseguenze più gravi del previsto, tanto da costringere Marquez a sottoporsi ad un intervento chirurgico per ridurre la frattura al metacarpo della mano destra tramite due viti.
I tempi di recupero per una frattura di questo tipo dipendono molto proprio dal tipo di frattura, ma intervenire chirugicamente dovrebbe senza dubbio velocizzare il processo naturale di guarigione e secondo quanto riportato dai colleghi spagnoli di AS, la scelta dello spagnolo è stata anche fatta in base alla sanzione incassata a Portimao.
Secondo quanto scrive Mela Chercoles, sempre molto ben informato sui fatti che riguardano i piloti spagnoli, nel momento in cui è stata sottoposta la sanzione di due Long Lap Penalty a Marquez, lo spagnolo avrebbe più volte chiesto se fossero sicuri di quello che gli stavano facendo firmare. Come ormai sappiamo bene, il nodo della questione è relativo alla dicitura riportata sulla sanzione, che invece di menzionare quale luogo in cui Marquez avrebbe dovuto scontare la penalità, il prossimo Gran Premio (dicitura generica e standard), riportava in bella vista la specifica dicitura Gran Premio di Argentina, con tanto di sponsor dell'evento.
Una volta firmata per accettazione la penalità, Marc avrebbe deciso di operarsi quanto prima, consapevole del pasticcio appena commesso dei Commissari guidati da Freddie Spencer. Una volta resa nota la decisione di Marquez di operarsi e dunque di saltare l'Argentina, gli stessi Commissari hanno diramato un comunicato in cui spiegavano che mancando Marc a Termas, la penalità sarebbe stata scontata dallo spagnolo nel primo GP disputato, crando di fatto un vero casino.
Honda ed in particolare Alberto Puig, hanno deciso immediatamente di contestare la decisione della FIM, per via della chiara contraddizione tra la dicitura riportata sulla sanzione firmata ed il comunicato che ne ha fatto seguito. La decisione di ricorrere alla Corte d'Appello si basa dunque su mere questioni legali, che appaioni abbastanza favorevoli al punto di vista della difesa di Marquez. Non c'è ancora alcuna certezza riguardo l'esito dell'appello di Marc e della Honda, ma Chercoles sembra abbastanza sicuro di quanto scritto, in base soprattutto a quanto raccolto dai diretti interessati presenti nel paddock di Termas di Rio Hondo.