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Moto2, Remy Gardner lasciato a piedi da KTM 'meat grinder' spera nella Fantic

Il suo compagno di squadra Fernandez è approdato in Aprilia. I precedenti di Zarco, Lecuona, Pedrosa, la decisione di Martin, la reazione di Oliveira. Remy come alternativa spera nella Superbike dove però non ci sono selle libere

Moto2: Remy Gardner lasciato a piedi da KTM 'meat grinder' spera nella Fantic

La KTM si è meritata un nomignolo che non le fa onore: meat grinder, in italiano tritacarne. Il riferimento, ovviamente, è al numero di piloti ‘tritati’ dalla casa di Matthigofen.

Ci vengono in mente Zarco, che lasciò il team interno dopo il GP di Misano del 2019, ma anche Lecuona, Petrucci e, da ultimi, Raul Fernandez ed il campione del mondo della Moto2, Remy Gardner.

Poi ci sarebbe da aggiungere Martin, che pagò una penale per esser lasciato libero di approdare in Ducati, mentre da ultimo Oliveira non ha accettato il declassamento dal team Interno a Tech3, nonostante un ultimo tentativo rappresentato da una offerta di un contratto pluriennale.

Qualcosa non funziona, ovviamente, fra gli arancioni, nonostante il ritorno di Pol Espargarò dopo i due deludenti anni in HRC, perché prima dell’ultima coppia lasciata a piedi, la precedente, sta facendo bella figura in Superbike ed in MotoAmerica con Iker in Honda e Danilo in Ducati.

Diciamocelo: è proprio brutto vedere una coppia di debuttanti, campione del mondo e vice, lasciati a piedi dopo una stagione nemmeno bruttissima, tenendo conto dei risultati medi della moto a disposizione. Se Fernandez però si è già accasato con Aprilia, Gardner è ancora a piedi e il suo manager, Paco Sanchez (che ha appena piazzato Mir in HRC) sta faticando per trovargli una sistemazione.

Remy in realtà potrebbe tornare in Moto2, con la neonata Fantic dopo il matrimonio con VR46, ma l’ex iridato vorrebbe al suo fianco il suo ex capotecnico, Massimo Branchini, attualmente nel team KTM Ajo. La casa italiana, che ha già Vietti, ci sta pensando, ma è preoccupata di assumere un profilo troppo alto per la sua stagione di esordio.

Il risultato è che il figlio di Wayne sta esplorando alternative anche in Superbike, dove però non sembrano esserci selle interessanti libere. Dopo anni di sconsiderati passaggi, per non parlare di corse, verso la MotoGP, c’è stata una brusca frenata. Non è completamente detto che sia un male, ma qualcosa nella gestione dei piloti non funziona.

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